L’amministrazione comunale e i vertici societari sono in attesa della decisione del Tribunale di Torre Annunziata circa la procedura concordataria che potrebbe consentire all’azienda di continuare a funzionare. «La città deve sapere – hanno scritto i lavoratori – Terme di Stabia spa fallirà il 14 giugno 2014. Artefice del fallimento è il signor sindaco Nicola Cuomo che, dal giorno del suo insediamento, non ha tentato né giuridicamente né tantomeno politicamente di salvare il patrimonio consegnatogli dai cittadini di Castellammare. Il sindaco da quattro mesi ha intrapreso un lacerante gioco di potere. Le sorti di Terme e delle 180 famiglie che da essa dipendono, sono state affidate nelle mani di due pseudo consulenti: incapaci, inesperti e politicizzati».
Le Rsa hanno poi rincarato la dose. «Perché far fallire Terme? Cari cittadini, vi hanno raccontato che le Terme chiudono perché c’erano troppi debiti, troppi dipendenti fannulloni. Non è vero, vi hanno raccontato un mare di bugie. Le Terme falliranno perché amministratori incapaci e corrotti hanno lucrato, imbrogliato, tramato, trattando la nostra azienda come una multinazionale da spolpare. Abbiamo chiesto al signor sindaco di affidarsi alla magistratura contabile e ove necessario a quella ordinaria per indagare sui debiti della sua municipalizzata. Perché non lo ha fatto?». Con questo ragionamento i sindacati sono giunti all’ipotesi del centro commerciale di cui sopra: «Perché il sindaco ha permesso che la struttura di Terme subisse furti, atti vandalici e depredamenti per un danno di circa un milione e mezzo di euro? Perché ha fornito un servizio di sorveglianza quando non c’era più nulla da rubare?». Due settimane fa, infatti, l’amministrazione ha predisposto un servizio apposito per monitorare il complesso in attesa che partano i lavori di messa in sicurezza finanziati dalla Regione Campania.