Il Gazzettino vesuviano | IGV

Si tutelino i minori “a rischio”: l’appello dell’attivista Cuoco

amici7per sito139466a“ Investiamo sul territorio per la salvaguardia dei nostri giovani” : esordisce così a Pozzuoli l’attivista sociale Assunta Cuoco in relazione alla necessità di imprimere una svolta decisiva nella continua lotta all’indifferenza sociale  nei confronti delle categorie cosiddette “deboli”. “ Non possiamo chinare il capo – ha precisato Cuoco – dinanzi a problematiche sociali che più o meno direttamente riguardano l’intera comunità. Al di la dell’aspetto occupazionale , di per sé rilevante , è necessario tutelare i cosiddetti minori a “rischio” allontanandoli dalle ciniche logiche di strada attraverso seminari e laboratori didattici che ne elevino potenzialità espressive e capacità d’interazione.

Guardiamo con grande rispetto all’operato del primo cittadino Vincenzo Figliolia che si è sempre mostrato particolarmente attento alle problematiche comunitarie con particolare riferimento al mondo dei giovani”.

Grosse preoccupazioni sono state inoltre manifestate dall’attivista Cuoco per le enormi difficoltà ad oggi ancora incontrate dalle famiglie di bambini diversamente abili sul territorio puteolano. “ Non intendiamo polemizzare con alcuna istituzione – ha concluso Cuoco –  ma è inammissibile assistere passivamente al calvario giornaliero di tantissimi nuclei familiari che devono spesso compiere vere e proprie battaglie contro precarietà logistiche e burocrazie estreme di un ASL sempre più distante dalle esigenze dei contribuenti. Siamo certi di poter contare in questa pacifica battaglia contro l’inefficienza istituzionale sul contributo del sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia :  pensiamo con amore ai nostri ragazzi meno fortunati, alla disperazione di genitori che si trovano a fronteggiare spesso le incongruenze di una società sorda e cinica nei confronti dei più deboli”.

Chiaro il messaggio di Assunta Cuoco : l’anima sociale di Pozzuoli grida “presente” all’invocazione d’aiuto  mossa da cittadini che non intendono arrendersi alle disfunzioni di una società troppo persa nei propri ritmi produttivi da accorgersi dei  drammi umani presenti all’interno di essa.

Alfonso Maria Liguori

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