Mentre secondo un’inchiesta realizzata a Monaco di Baviera le entrate ospedaliere durante i mondiali di Germania del 2006 sono aumentate del 266% nei giorni in cui giocava la squadra nazionale tedesca di calcio.
Addirittura dei ricercatori dell’Università inglese di Birmingham avrebbero addirittura consigliato di bandire i calci di rigore “per ragione di salute pubblica”. Un appello lanciato dopo aver scoperto che i casi di infarti al miocardio erano aumentati del 25 % il giorno in cui l’Inghilterra aveva perso contro l’Argentina al mondiale di Francia del 1998.
Nei giorni delle sconfitte della squadra nazionale inglese ai mondiali di 2002, 2006, e 2010 si è constatato l’aumento del 38% delle violenze coniugali nella contea di Lancashire (Liverpool). Dati questi che arrivano dalla polizia inglese. I principali responsabili sarebbero gli ormoni e non soltanto il testosterone, che sono associati all’aggressività.
Dei ricercatori francesi da parte loro hanno calcolato che i tifosi ingurgitavano in media il 20% in più di calorie quando la loro squadra perdeva rispetto a quando vinceva, con una predilezione per i grassi saturi e gli zuccheri aggiunti, considerati nocivi per la salute. La ragione è relativamente semplice: quando la squadra del cuore perde, i tifosi si sentono minacciati nella loro identità.
A seguito di tale allerta per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di primo acchito queste conclusioni potrebbero sembrare banali. Dando un’occhiata alle statistiche però si trovano conferme che mostrano un aumento dei problemi cardiaci, di suicidi, di casi di depressione, di incidenti stradali causati dall’eccessivo consumo di bevande alcoliche.