Da quando la notizia dell’imminente chiusura del Mauro Scarlato da parte del ministro Lorenzin si è diffusa, a Scafati è in atto una vera e propria guerra di dichiarazioni da parte di esponenti politici di tutte le fazioni.
Le ultime dichiarazioni in merito la questione, sono quelle degli attivisti del M5S Scafati (Scafati in Movimento) Gennaro Avagnano e Salvatore Zenna che attaccano la difesa dei consiglieri comunali:
“Teniamo a ribadire che i nostri attuali amministratori da destra a sinistra, persone tipo Pisacane, Santocchio, Aliberti, Raviotta, Salvati e Ambrunzo, é ormai un decennio e più che alternandosi hanno guidato la nostra città verso la sconfitta politica della questione Mauro Scarlato, ed anche se ora vengono difesi dalle loro ‘new entry’ che spostano il problema a Roma, proprio a loro ricordiamo che questo governo è figlio dell’inciucio tra il loro capo Berlusconi e il centrosinistra, così come Alfano che mantiene in piedi il governo é figlio dei loro voti raccolti anche qui a Scafati.
Il sistema é marcio da Roma a Scafati e viceversa, ma quando si tratta di responsabilità la politica ognuno diventa maestro nel raccontarla a modo suo. La finiscano di giocare a scaricabarile e si assumano le proprie responsabilità; che chiamino i loro referenti in Parlamento e la smettano di votarsi a lorosolo per farsi ritrarre in book fotografici con i vari Cirielli, Carfagna o Picierno e che quando vengono a Scafati si vengano a prendere gli impegni e non solo i voti. Questo é un invito esplicito alle ‘new entry’ Matrone, Cucurachi e Marra.
Ora aspettiamo un confronto a Scafati in ospedale con i loro referenti in Parlamento, ma li impegneremo nei fatti e non nelle chiacchiere e vediamo chi viene. Il M5S è presente e lo ha dimostrato”.
Raffaele Cirillo