Sussurri e grida. Solo due parole, eppure certamente significative, per delineare con esattezza il clima di scontro che c’è a Boscoreale tra i politici dello stesso schieramento e tra quelli inquadrati tra maggioranza e opposizione. Di più. c’è davvero “maldipancia acuto” nel gruppo Piddino. Il segretario di sezione, Marafioti (che alcuni vorrebbero, ma senza alcuna riprova documentata, dimissionario a breve), tira fendenti a destra e a manca contro l’amministrazione che lui stesso e il suo partito sostengono.
Tanto che si vocifera di una richiesta, messa in votazione nella riunione di gruppo, qualche giorno fa, finalizzata a indirizzare una lettera di protesta al sindaco Balzano circa il suo operato nei mesi che sono seguiti alla crisi. Insomma, secondo il gruppo Pd, il primo cittadino sarebbe “ingessato” dalle beghe interne e starebbe traccheggiando in attesa di tempi migliori per operare. Ipotesi che, tuttavia, pare essere stata respinta perché la strada era stata giudicata non praticabile.
Insomma, dicono alcuni, che di quel gruppo fanno parte, si va avanti alla cieca. Non c’è gruppo dirigente, o non è attivo, e manca il direttivo. Dunque come ci si confronta? E con quali obietti e fini? Se si tratta solo di applicare il vecchio e mai uscito di scena «Manuale Cencelli» (per i più giovani, era una sorta di “codice – bilancia” che i vecchi politici applicavano quando si trattava di distribuire incarichi, che venivano “pesati” in rapporto ai voti personali o alla forza del partito) allora la situazione è alquanto complicata. Anche se è partito l’intero pacchetto di riqualificazione urbana e i primi cantieri dovrebbero aprire al più tardi entro al fine di quest’anno. Tuttavia, c’è un altro problema che assilla l’amministrazione: Ambiente Reale e il putiferio scatenato dal bando per nuove e temporanee assunzioni. Secondo le voci di dentro dell’amministrazione non c’è niente di cui pentirsi perché tutto sarebbe stato fatto in maniera corretta.
A testimoniarlo sarebbero i fax e le mail partiti e ricevuti dalla sede di Ambiente reale. A soffiare sul fuoco del malcontento, dunque, sarebbe l’opposizione che, come sottolineano dal “Palazzo”, adesso va straparlando di molti di posti di lavoro disponibili mentre si tratterebbe solo di impegni per lo stesso numero di persone. Insomma, la selezione, fatta in maniera trasparente, non penalizzerebbe alcun avente diritto. Anche perché ci sarebbe la possibilità di impegnare vaucher per pagare lavori straordinari e dunque consentire di alleviare il peso delle crisi tra le famiglie di chi ha perso o ha obiettive difficoltà a trovare lavoro. Insomma, come recita l’adagio: c’è parecchia carne sul fuoco. Bisognerà vedere se verrà levata a cottura giusta o se qualcuno, per tornaconto e invidia, la farà bruciare. Un poco come dire “Muoia sansone con tutti i Filistei”.