Il Ministro della Salute Sig.ra Lorenzin ci deve anzi tutto una risposta firmata alla nostra di interrogazione parlamentare che, contrariamente alle voci poco informate, o troppo (dipende se si vuole credere alla buona fede di chi mangia pane e politica), che giustificano a livello locale tali decisioni invocando all’ ‘errore dovuto alla mancata conoscenza da parte del governo nazionale della particolare e singolare situazione’(leggasi virgolettato del Consigliere di Maggioranza Marra), già richiedeva con urgenza la revisione del decreto regionale che aveva portato alla chiusura prima e poi alla farsesca quanto convalescente agonizzante semi-riapertura di alcuni ‘poli’, sarebbe meglio parlare al singolare, dell’Ospedale Mauro Scarlato di Scafati, inoltre, qualora dovesse portare a termine tale iattura politica, figlia di chissà quale insensata vittoria pirrica sul bene collettivo, perché qui a perderci siamo tutti … contribuenti, giovani, anziani e persino chi ancora deve venire al mondo, ci dovrà non più spiegazioni ma avere proprio sulla coscienza; perché non si può speculare né immaginare altresì che alcuno possa anche solo pensare di fare “economia” sulla sanità pubblica, visto e considerato che da quanto si apprende a rischio ci sarebbe anche l’ospedale di Agropoli con concreta revisione ed ulteriori tagli anche per le altre strutture della zona dell’agro-nocerino sarnese.
Ancora una volta i campani, in questo caso salernitani, gli scafatesi in fattispecie, quali vittime inermi, in realtà ancora per poco, di questo sistema marcio e garantista, che garantisce solo a pochi, loro, tutto, sempre e comunque. Noi non ci stiamo e diciamo Basta! Siamo pronti ad eloquenti quanto rumorose manifestazioni per esprimere il dissenso di un popolo a cui hanno tolto persino la dignità, un lusso che non più possiamo permetterci, ma quello che non potranno mai toglierci è la libertà di perseguire l’inclinazione della nostra coscienza di combattere e di non abbassare mai il capo al marcio; dovranno passare sui nostri cadaveri, stanno forse pensando bene allora di chiudere gli ospedali, noi chiuderemo invece per sempre il tempo che la ‘Storia’ ha riservato loro, in realtà troppo benevola. Ci rifiutiamo di prestare il fianco e fare da fondo tenitore a quest’ancora che ancora una volta vuole graffiare impune; stavolta no,non sarà così; non ci saranno promesse elettorali europee o altro che terranno, noi del M5S locale e attivisti nazionali, tutti noi, cittadini onesti a prescindere dal credo politico passato non lo permetteremo. Questa cloaca maxima, pletora di transumanti allo sbaraglio, deve essere abbattuta e bonificata partendo dalla prossima occasione utile. Il prossimo obiettivo dell’associazione SIM, alias M5S locale, se dovessero avverarsi questi auspici sì sventurati, sarà di portare in Europa il problema Sarno e la chiusura dell’ospedale e costituirci parte civile denunciando tutto e tutti, persino il Parlamento europeo se non dovesse ascoltare le nostre voci disperate e dilaniate sempre più da un governo che non ci ascolta e da un’Europa che al momento chiede sangue e carne restituendo null’altro che ossa e persone svuotate di tasca e nell’animo!”
Raffaele Cirillo