Lucio Fiorentino, napoletano, classe 1969, è un apprezzato regista di documentari, di corti e del lungometraggio Pandemia, un metafisico “disaster movie”, ambientato nel Cilento, su una famiglia sopravvissuta ad una epidemia.
Il libro ha vinto il Premio letterario “Città di Cava dei Tirreni” 2013 ed è stato per molte settimane nei posti alti della classifica alla Feltrinelli di Napoli.
“Oscuri Incendi” è una raccolta di 15 racconti dal ritmo serrato che si intersecano grazie ad un abile intreccio narrativo e visionario. Il lavoro, l’amore, la malattia psichica, l’adozione, la delinquenza, la religione, l’infanzia, danno vita a storie e personaggi disegnati dall’autore con uno stile forte, inedito e toccante.
“Vite apparentemente normali e immerse nella routine prendono fuoco in un istante”, si legge nella quarta di copertina: “Basta un attimo di “visione”, una foto, un ricordo, un incontro casuale per innescare lo stravolgimento più profondo, totale, necessario. Uomini e donne che si riappropriano della loro natura più pura e ne pagano il prezzo…Eresia e contemplazione in vicende lontane eppure legate da un gioco di passaggi e incroci fugaci. Gli “Oscuri Incendi” sono la cronaca di una quotidianità vera e tangibile, struggente e gioiosa, violenta e mai certa”.