Al Rodaviva la prima di “Io non sono ipocondriaca” di Giusella De Maria

giusella_demariaAl “Rodaviva” di Cava de’ Tirreni la prima tappa del tour delle presentazioni del nuovo romanzo di Giusella De Maria, “Io non sono ipocondriaca”. Edito da Mondadori e nelle librerie dallo scorso 25 marzo, il volume sarà infatti presentato domenica 1° giugno, alle ore 18.30, presso il Bar Libreria sito in Via Montefusco 1. Condurrà l’iniziativa il giornalista Franco Bruno Vitolo. Le letture saranno a cura della cantante ed attrice di teatro Valeria Monetti, protagonista nel 2001 della trasmissione televisiva “Saranno Famosi” (oggi “Amici”) di Maria De Filippi.

Dopo l’esordio trionfale con “Suona per me”, vincitore del Premio internazionale “Nanà, nuovi scrittori per l’Europa”, Giusella De Maria torna, dunque, in libreria con un nuovo ed importante lavoro editoriale. «Sono felicissima di cominciare il tour delle presentazioni del mio nuovo romanzo dalla mia città, Cava de’ Tirreni – commenta l’autrice – È tra queste colline che ho scritto le mie prime righe, la mia prima opera, “Suona per me”, e questa storia, “Io non sono ipocondriaca”».

Residente attualmente a Modena, Giusella De Maria è legata da sentimenti indissolubili con la “città dei portici”. «Cava de’ Tirreni mi ha sempre portato fortuna – afferma – Sono diventata una scrittrice vera cinque anni fa, quando ho vinto il “Premio Letterario Nanà”, promosso dalla commissione europea e bandito dalla casa editrice Avagliano, che non era più cavese, ma di un editore romano che l’aveva prelevata. Quando in sala risuonò il nome della città da cui venivo, Cava de’ Tirreni, ci fu un attimo d’imbarazzo. Era come se quel trofeo, con la gloriosa casa editrice cavese, fossero tornati a casa. E poi i miei “Premi Badia”, che mi hanno sempre riempita di onori e di emozioni e che mi hanno fatto incontrare tanti amici cari, come gli scrittori Maurizio de Giovanni e Rocco Fortunato. Perciò è da Cava che ho deciso di partire per gli incontri con i lettori. Con l’augurio che la mia città ricambi l’affetto che ho sempre nutrito per lei».

In “Io non sono ipocondriaca” la protagonista è Nina, una ragazza che vive a Sorrento in una casa immersa in un aranceto, dove ha avviato un’attività di catering capace di soddisfare ogni esigenza. Nina è allegra, bella, intraprendente. Ma ha un limite che le impedisce di vivere una vita regolare: è un’ipocondriaca acuta. Solo Marcus, brillante chirurgo giunto in città per un convegno, riesce a cambiare il decorso di questa grave malattia immaginaria. L’ansia prima di tutto. Ma anche la cucina ed ancor di più l’amore: questi i temi trattati nel romanzo dalla De Maria, che alla domanda: «L’amore salva dall’ipocondria, dalle ansie e dalle frustrazioni quotidiane?» risponde: «Non si sa. In genere si dice che gli uomini vogliono fare i principi azzurri, ma quando loro arrivano noi magari ci siamo già salvate da sole».

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