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Tariffe diverse per lo stesso servizio: è caos al cimitero

Nuovi sviluppi dal cimitero pompeiano. Questa volta a finire sotto la lente d’ingrandimento è la tariffa “a doppio importo” per l’ingresso delle salme incenerite con relativa deposizione nel loculo. Un servizio preciso, per il quale sembra vengano indicati due prezzi: quello dell’ente comunale di 35,00 euro più iva, che si contrappone però a quello previsto dalla Mirca sas di 270,00 euro più iva.cimitero Pompei-2

Due importi diversi a parità di servizio. Una situazione anomala che crea disagio, generando non pochi litigi fra le famiglie degli estinti e i dipendenti della società privata che gestisce in appalto i servizi cimiteriali. Ma procediamo con ordine per capirne di più.

Allo stato attuale delle cose, per il diritto di entrata e riposizione nel loculo delle ceneri di un estinto, i familiari dello stesso dovrebbero pagare, stando a quanto indicato dal comune di Pompei, 35,00 euro più iva. La situazione però si complica  sul posto, cioè al cimitero, quando ci si imbatte nel personale amministrativo della Mirca sas, che invece chiede la cifra di 270,00 euro a cui sommare l’iva.

Numerose testimonianze riferiscono di discussioni animate fra le famiglie dei defunti e i dipendenti della ditta privata. Situazioni di tensione per le quali, più volte, pare siano dovute intervenire addirittura le forze dell’ordine.

Con due tariffe diverse a parità di servizio i casi sono due. C’è chi accetta di pagare sul posto, ignorando l’indicazione fornita dal comune e chi invece, forte di un’informazione pregressa acquisita presso l’ente, si rifiuta di corrispondere una cifra così alta. Nel secondo caso i familiari pretendono di pagare 35,00 euro più iva, la ditta è tenuta ad accogliere i resti mortali (inceneriti) e a riporli nel loculo, ma poi la stessa rilascia una fattura fiscale giustificata come acconto e avanza l’ipotesi di rivalersi giuridicamente sull’ente comunale.

Meno di due giorni fa, l’ennesima diatriba al cimitero cittadino. Le due tariffe indicate per lo stesso servizio appaiono davvero molto sfalsate, se si considera poi che deporre ceneri in un loculo non è certo come inumarle. In questo secondo caso infatti, il processo è molto più complesso. Bisogna procedere a seppellire il corpo, ricorrere alla cementazione ecc. Passaggi che vengono aboliti del tutto con la cremazione. Se il tutto è più semplificato, come è possibile allora che si pretendano 270,00 euro? Questa la domanda ricorrente tra i cittadini alla quale se ne aggiunge un’altra: “caro estinto quanto mi costi”?

MarDiPa

 

 

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