Chiede i documenti e viene aggredita da un motociclista a colpi di casco: l’incresciosa vicenda è accaduta a Pozzuoli dove il capitano dei vigili urbani Silvia Mignone ha subito una violenta aggressione da parte di un esagitato centauro che non ha esitato a colpire con l’elmetto protettivo l’ufficiale in servizio.
L’aggressore è stato bloccato prontamente dagli uomini della polizia locale che hanno saputo districarsi con sicurezza in una situazione che rischiava di degenerare data la presenza di altri facinorosi sul posto. Posto subito agli arresti domiciliari il balordo è stato giudicato per direttissima e condannato a sei mesi con il beneficio della sospensione di pena: contestatigli i reati di violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
“ E’ vergognoso – ha commentato il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia – che una simile violenza sia stata perpetrata ai danni di una donna che professionalmente rappresenta le istituzioni : ancora una volta le unità della polizia locale subiscono attacchi da parte di chi erroneamente crede di potersi sostituire allo Stato e all’ordine costituito. Tolleranza zero contro chiunque si renda responsabile di episodi vergognosi all’interno del territorio puteolano : episodi che macchiano vergognosamente l’immagine e la credibilità del nostro paese”.
Giovani violenti, logiche di branco spietate , assenza di riferimenti sociali positivi : la comunità puteolana pagherebbe oggi lo scotto di amministrazioni locali lassiste e assenti dalle reali problematiche cittadine. Il primo cittadino Vincenzo Figliolia si trova ad ereditare un’emergenza che affonda le proprie radici in decenni di mal governo e indifferenza istituzionale in relazione all’universo giovanile.
In tal senso appare fondamentale il lavoro delle associazioni di volontari presenti sul territorio e delle parrocchie intese quali oasi di aggregazione dove facilitare l’interazione positiva tra i giovani allontanando nel contempo gli stessi dalle impietose logiche di strada.
Alfonso Maria Liguori