Era stato arrestato martedì scorso con l’accusa di tentata concussione nei confronti del direttore generale dell’Asl di Caserta, Paolo Menduni.
Oggi il gip Sergio Enea ha rigettato l’istanza di revoca degli arresti domiciliari presentata dagli avvocati Garofalo e Della Pietra e pertanto resta privato della libertà Paolo Romano, ex Presidente del Consiglio regionale della Campania.
L’atto di rigetto è stato depositato in mattinata nella cancelleria nel Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
“La decisione del gip – ha spiegato uno degli avvocati di Paolo Romano – si basa sull’eventualità, tutta teorica, che Romano possa revocare le dimissioni da presidente del Consiglio Regionale, presentate il giorno dopo l’arresto”.
I guai giudiziari per Paolo Romano che lo hanno portato alla misura dei domiciliari sono iniziati lo scorso 20 maggio nell’ambito di un’inchiesta della Guardia di Finanza di Caserta coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. L’inchiesta riguarda presunte pressioni esercitate da Romano per far nominare il direttore sanitario e amministrativo dell’Asl di Caserta.
Secondo gli inquirenti, nel corso di vari incontri avuti con Menduni, l’ex presidente avrebbe fatto riferimento a una sorta di accordo politico che prevedeva la spartizione di incarichi apicali nella pubblica amministrazione regionale.
Il giorno dopo l’arresto, Paolo Romano aveva presentato le dimissioni dalla carica di presidente del Consiglio regionale della Campania e ha rinunciato alla candidatura per le elezioni Europee nelle fila del Ncd.
Malgrado la misura cautelare e la rinuncia alla candidatura Paolo Romano, che era in piena campagna elettorale, ha comunque raccolto 11mila voti.