Giocate spettacolari, tecnica sopraffina, gesti atletici ed emozioni a non finire. Non è mancato proprio niente a gara uno della finale del campionato regionale di serie C maschile tra Techmania Bellizzi e Cesarano Scafati, terminata con il risultato di 72-70 in favore della prima. Una gara equilibrata, nella quale nessuna delle due formazioni è riuscita a condurre le ostilità, ma si sono affrontate a viso aperto, fronteggiandosi senza timori reverenziali e con grande agonismo. Una sfida decisa solo nelle battute conclusive, nella quale hanno pesato le soluzioni adottate, la precisione al tiro e i fischi arbitrali.
«Gara uno dei play-off è sempre un rischio per entrambe le squadre – ha dichiarato l’allenatore picentino Pino Ferrara – soprattutto quando si affrontano, come in questo caso, due formazioni in forma, giunte a questa finale, dopo una stagione esaltante. La sfida è stata decisa solo dai particolari, è stata una sorta di partita a scacchi. Abbiamo concesso molto in difesa, loro sono stati bravi a tenere il punteggio alto e a trovare buone soluzioni di tiro, mentre noi abbiamo invece peccato nelle rotazioni difensive, nelle quali avremmo dovuto fare meglio. In gara due, a campi invertiti, contro un avversario così energico, dovremo rettificare qualcosa».
Al commento del tecnico di casa fa da contraltare quella dell’allenatore ospite Luigi Iovino, che ha avuto qualcosa da dire anche all’indirizzo degli arbitri. «Abbiamo perso di soli due punti, tenendo il punteggio alto e quindi rispettando in pieno il nostro piano partita – ha detto – anche se abbiamo concesso troppo in difesa, lasciando troppi tiri all’avversario, bravo e anche fortunato nelle conclusioni dalla distanza. Peccato solo per qualche leggerezza arbitrale nei minuti finali. Non mi lamento mai degli arbitri, ma devo dire che, in questa partita, nella quale la differenza l’hanno fatta i particolari, i fischi finali hanno inciso parecchio. Prendiamo ciò che di buono abbiamo fatto, ma dobbiamo rimettere a posto diverse cose per gara due, che vogliamo e dobbiamo vincere per poi giocarci il tutto per tutto nelle decisiva ed ultima gara tre. Abbiamo perso la battaglia, ma non la guerra».
Antonio Pollioso