Gli agenti, in seguito ad un accurato controllo della struttura, ormai diroccata, si sono trovati dinanzi ad una serra costruita in stanze comunicanti per una superficie di circa 250mq.
Sei stanze comunicanti di cui due adibite a serra con all’interno un totale di 78 piante alte oltre un metro, altre due adibite a stoccaggio per l’acqua di irrigazione ed i fertilizzanti ed ancora altre due pronte ad essere allestite per l’essicazione della marijuana. Tutte le stanze presentavano le mura coperte da teloni affinché non si propagasse la muffa, tutte dotate di un impianto per l’irrigazione, un impianto elettrico per luci, deumidificatori, ventilatori ed aspiratori.
Le piante estirpate, per un peso approssimativo di 30/33kg. avrebbero potuto “produrre” 31mila dosi di sostanza stupefacente.
Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro; sono stati apposti sigilli alla struttura. I poliziotti hanno accertato che l’energia elettrica per alimentare la serra è stata rubata attraverso un allaccio abusivo agganciato direttamente ad una cabina elettrica dell’ENEL.
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