In occasione della ostensione della reliquia di Giovanni Paolo II nella nostra bella città di Gragnano, prevista già dal lontano mese di marzo 2014, la chiesa madre del Corpus Domini e la città si stanno adeguatamente preparando al lieto evento.
Lo studio della figura del grande Papa ha fatto emergere alcune curiosità dai suoi più stretti collaboratori. Era un uomo semplice anche nella preghiera. Tutte le mattine, prima ancora di lavarsi, si prostrava sul pavimento recitando il rosario. Le sue preghiere erano anch’esse incredibilmente semplici: le sue preferite erano quelle del catechismo, come l’Ave Maria e il Padre Nostro.
Il Papa amava l’Italia, diceva che per lui era davvero la sua seconda patria. Quando il sindaco di Roma, dopo vent’anni di pontificato gli conferì la cittadinanza onoraria, Lui disse scherzando: “Ho dovuto lavorare molto per averla!”.
Il Santo Padre usava spesso fare una preghiera personale : “Signore accoglimi così come sono, con i miei difetti e le mie debolezze, ma fammi diventare come tu vuoi”.
Il suo portavoce “Sapeva sempre vedere le cose in positivo e aveva un grande senso dell’umorismo. Un giorno, preoccupato del suo affaticamento e dei momenti di riposo troppo brevi che si concedeva, gli raccontai che in Italia c’era uno Statuto dei Lavoratori che prevedeva trenta giorni all’anno di vacanze pagate. Lui mi ascoltò e fece per scherzo il gesto di stringersi il volto pensoso tra le mani, poi mi disse: ‘Peccato, peccato, davvero peccato!’ – Che cosa, Santo Padre?! – ‘Peccato che non sono un lavoratore dello Stato Italiano, ma del Vaticano”.
Durante i suoi 26 anni e mezzo di pontificato ha stabilito tantissimi record: 104 viaggi apostolici, nel mondo, 146 visite pastorali in Italia. I suoi viaggi lasciavano un segno: rendevano il Papa e il suo carisma più vicino alla gente, più familiare . Gli fu chiesto: Ma Lei, Santità, considera efficaci i suoi viaggi?. Con serenità rispondeva : Quanto all’efficacia , non si può prendere questa categoria come un criterio assoluto. Anche la parola del Vangelo raramente dà il 100 per 100. Ma anche una efficacia del 10, o del 15%, vale la pena.
Ha percorso più di 1 milione di Km, nove volte il giro del mondo, tre volte la distanza tra la terra e la luna.
La sua grande passione era la montagna, dove si recava per ritemprare lo spirito davanti alle meraviglie della natura.
A Calcutta dove incontrò madre Teresa nel 1986, nella Casa del Cuore Puro fondata da madre Tersa, lì erano ricoverati malati di AIDS, tubercolosi e lebbrosi. Per tutti ha avuto una parola, ai più piccoli ha dato un bacio sulla fronte. La missione della chiesa diceva il Papa è quella di occuparsi dei poveri, dovunque essi siano.
NON ABBIATE PAURA, era il suo invito ricorrente, lo ripetè oltre 400 volte dal giorno dell’elezione fino al suo ultimo discorso.
La sua sofferenza lo avvicinò alle tribolazioni dei poveri e dei diseredati nel mondo.
Nell’incontro pubblico che monsignor Jarek Cieleki , Tom Perry l’alpinista a piedi nudi del Corpo Forestale dello Stato e il coordinatore nazionale delle “ Sacre Montagne che parlano di DIO”, dott. Carmelo Nicoloso, avranno con i giovani della nostra città, speriamo numerosi, domenica alle ore 16,30, si discuterà del suo spessore di uomo e della sua santità, attraverso le testimonianze di chi gli è vissuto accanto per tantissimi anni, i suoi scritti, le riflessioni dei bambini che numerosissimi hanno aderito al concorso:” LA FIGURA DEL SANTO GIOVANNI PAOLO II” frasi e citazioni estrapolate dai suoi tantissimi discorsi.
L’iniziativa promossa dalla Associazione ProNatura, in collaborazione con il parroco della chiesa del Corpus Domini, don Emanuele, intende incoraggiare tutte quelle forze giovani del nostro comprensorio ad esplorare nuovi orizzonti: quelli della collaborazione, delle sinergie, delle potenzialità moltiplicate. Mettersi insieme è la cosa più naturale del mondo. L’incontro è sempre un buon modo per abbattere le diffidenze e appianare i problemi. Poi si dovrà partire dai territori, chiedendoci in concreto cosa possiamo fare. L’incontro con la reliquia del Santo Padre racchiude questo messaggio. Superare le frizioni, che sono cosi evidenti e palpabili, e chiedersi se si vuole vincere lavorando insieme. Ogni percorso dovrà essere preparato e trovare i tempi giusti. Primo è conoscersi, e che esiste una volontà di stare insieme e di collaborare.
L’importante è capire come si possa diventare più incisivi stando insieme. Ce lo chiede il Papa Francesco, mettersi insieme per costruire un filo di bene, ce lo chiede la nostra città, il cui degrado è sotto gli occhi di tutti, ce lo chiedono i nostri giovani che sono la positività del nostro paese. Credo e sono convinto che ciascuno di noi sia chiamato a una responsabilità a cui non può sottrarsi, perché un conto sono le parole , un altro la testimonianza.
Si ringraziano enti e associazioni tutte, di Gragnano per averci sostenuti ed incoraggiati in una organizzazione non certo facile. Un ringraziamento particolare alla Azienda di Cura Soggiorno e Turismo di Castellammare per l’accoglienza degli ospiti, curata con maestria dall’impareggiabile direttore dott. Osvaldo Conte.
Per la ProNatura il presidente Carmine Sinfarosa
