In merito alle forti esalazioni provenienti dal canale San Tommaso e alle continue proteste dei cittadini residenti nelle aree limitrofe, il consigliere comunale Domenico Casciello ha dichiarato quanto segue: “Il Canale San Tommaso è oramai divenuto ricettacolo di liquami fognari e materiale industriale.
Un odore estremamente acre che rende l’area irrespirabile. A seguito della dura protesta dello scorso anno e su forte sollecito di questa amministrazione, la Regione Campania, nell’ambito del Progetto Grande Sarno, ha stanziato 1.990.800,00 euro ed in tale finanziamento rientra anche la bonifica del canale San Tommaso.
Un progetto, convalidato anche dalla Commissione Europea, che ha approvato un investimento di oltre 150 milioni di euro, del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per ripristinare e risanare l’ambiente del bacino del fiume Sarno.
L’istanza di sospensiva, però, presentata dai cosiddetti ambientalisti di facciata ed accolta dal Tar in via cautelare, ha comportato l’inevitabile rallentamento delle procedure. La Regione Campania ed il Comune di Scafati, hanno presentato ricorso volto ad ottenere la revoca dell’ordinanza cautelare, con il fine di scongiurare l’ipotesi di far tornare in Europa 210 milioni di euro e perdere la possibilità di mettere fine ad uno scempio ambientale di dimensioni considerevoli. Inoltre, in questi giorni, il Sindaco Aliberti ha già provveduto al deposito di un esposto alla Procura della Repubblica di Salerno ed a tutti gli organi competenti, affinché vengano attivati tutti i dovuti controlli constatato il forte persistere delle esalazioni.
Con riguardo, invece, al completamento della rete dei collettori, che ha subito notevoli rallentamenti a causa di carenze progettuali e complicanze di natura tecnica, nonché gravi inadempienze ed irregolarità nell’esecuzione dell’appalto, che hanno comportato la risoluzione contrattuale in danno all’impresa, si è provveduto all’affidamento di apposita nuova gara pubblica . La ditta aggiudicataria dei lavori sta provvedendo, alla redazione del progetto esecutivo, che una volta approvato consentirà, finalmente, il riavvio dell’opera”