Erano le 16,30 circa quando sono giunti da Castellammare gli uomini in rosso ed hanno cominciare a prestare il loro encomiabile servizio lungo le rive del fiume Sarno nel tratto pompeiano. I mezzi rossi con i lampeggianti blu si sono fermati proprio dove sul finire dello scorso anno si verificò il drammatico incidente che vide perdere la vita alla giovane Anna Riggiriello e a Nunzia Cascone sua madre, i cui resti non sono ancora stati ritrovati.
Vedere i mezzi dei pompieri in quel luogo a tanti ha riportato alla mente il tragigo incidente di fine ottobre. Per alcuni istanti molti tra i residenti e passanti lungo la trafficata arteria si sono chiesti se l’intervento fosse proprio in relazione al grave fatto di cronaca, che magari fossero stati rinvenuti i resti di Annunziata Cascone.
Ma così non è stato. gli uomini in rosso sono accosi, subito seguiti da un secondo mezzo di pronto intervento solo per sedare le fiamme divampate lungo la riva sinistra del corso d’acqua.
La verità è che, come tutti sanno, autorità comprese, le rive del sarno sono diventate un’ennesima discarica degna della terra dei fuochi, in questo caso una terra dei fuochi soprattutto politica dato che proprio questa si è da sempre disinteressata della problematica Sarno e di tutte le sue complesse sfaccettature.
Le fiamme, che siano state esse dolose o frutto di incuria, hanno avuto vita facile propagandosi velocemente al materiale plastico e alle buste di immondizia abbandonate sull’argine. In pochi minuti si è alzata una colonna di fumo notevole e dal caratteristico puzzo di rifiuti incendiati che da qualche anno è diventato familiare a tutte le popolazioni vesuviane.
Idranti, mezzi di soccorso e la buona volontà degli uomini intervenuti hanno avuto la meglio sull’incendio divampato. Qualche colonna di auto e finestre chiuse in tutta la zona le uniche conseguenze.
Angela Del Gaudio