De Lautentiis: “Dettiamo noi le regole sul mercato, si a Mascherano no a Gonalons!”

Aurelio De Laurentiis è intervenuto ai microfoni di Sky Sport a margine dell’evento svoltosi ad Amalfi, Football Leader:

“Abbiamo cominciato già dalla Serie B ad avere i bilanci in ordine, nonostante fosse stato un campionato complesso con Genoa e Juve. Tornati in Serie A abbiamo continuato questa corsa virtuosa col Fair Play Finanziario. Insigne ai Mondiali? Qualcuno si è lamentato del fatto che il Napoli non investa nel vivaio, credo che avendo trovato soltanto terra bruciata risorgendo dalle ceneri di un fallimento e non avendo nulla, in questi dieci anni siamo riusciti a stare per cinque anni di fila in Europa e creare dei giocatori dal proprio vivaio come Insigne. Non ho mai avuto dubbi sul fatto che lui riuscisse ad entrare nella lista dei 23. L’idea di Prandelli di ricreare il trio magico del Pescara di Zeman con Insigne, Immobile e Verratti, poi c’è anche Candreva, penso che siamo ben coperti in attacco. Ai giovani bisogna dar fiducia, poi abbiamo anche i “vecchi” che potrebbero giocare dall’inizio. Mi dispiace per Rossi ma Prandelli ha scelto altro. Diamo credito a Prandelli, è lui che deve condurci il più possibile al successo. Mascherano? Data la sua età anagrafica sicuramente non sarebbe un grande investimento, sarebbe un investimento a morire. Dipende molto dal Barcellona, se ne hanno bisogno non ce lo daranno, se non dovesse averne bisogno piuttosto che farlo marcire in panchina potrebbe darlo a noi in prestito. Così esaltato da noi a Napoli magari l’anno prossimo potrebbe giocare di nuovo a Barcellona. Gonalons? Con Aulas ho parlato talmente tante volte a gennaio che non ci parlerò mai più in vita mia di calcio. Se ora vuole vendere Gonalons, ce lo darà al prezzo che vorremo noi altrimenti può restare benissimo a casa sua. Il suo procuratore tra l’altro è amico di Aulas è fa il suo gioco. Sandro? Di nomi se ne sono fatti tantissimi, se lei leggesse Il Mattino di Napoli negli ultimi giorni ci ha fatto negoziare 15 giocatori insieme, mi diverto tantissimo la mattina a leggere i giornali. Visto che nessuno sa realmente dietro a chi stiamo andando, si citano tutti i giocatori così non si sbaglia. Poi ci sono sempre quelli che tentano di farci prendere giocatori accostandoli, quando in realtà vogliono far abboccare altri club. Nel calcio non si vince mai abbastanza, ad esempio dopo che la Juve ha vinto 3 scudetti di fila ora gli chiedono di vincere in Europa, cosa molto complicata per qualsiasi squadra. La cosa più importante per me è cambiare questo mondo del calcio molto rapidamente. Vogliamo una Serie A a 16 squadre, una Serie B a 16 squadre e più squadre nelle competizioni europee. Mertens e Callejon? Facciamo lavorare Benitez in tutta tranquillità, non sottriamogli pedine importanti. Sarà lui stesso a dirmi quali giocatori possono andare via perchè ha trovato altre soluzioni tattiche. La palla sta in mano a Rafa, io sono il suo scudiero. Discuto insieme a lui e a Bigon, ma le variabili per creare una grande squadra sono tanti. Ci mancano una seconda punta e un centrocampista dopo aver preso il difensore centrale. Se ci saranno delle uscite importanti verranno sostituite con delle entrate importanti

Interviene poi anche Edy Reja: “E’ un uomo di casa per noi al Napoli, una grande persona. Ricordo che in Serie C ci sputavano in testa nei campi delle squadre minori. In napoletani avevano capito che eravamo delle persone serie. Qualsiasi squadra allenerà in futuro sarà sempre un grande avversario. Non ho mollato il progetto di un club satellite allenato da Edy, se in futuro dovessi andare a toccare altri club a livello internazionale in qualunque altro palese spero che con lui condividerò questa nuova avventura”.

Cosimo Silva

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