Scatta a Castel San Giorgio l’operazione easy badge

polizia-MunicipaleL’indagine denominata “Operazione Easy Badge”, ha inizio nel marzo del 2012, a seguito di diverse segnalazioni fatte dai cittadini di Castel San Giorgio al Sindaco Dott. Franco Longanella e vede la luce in un momento in cui particolarmente sentita è la necessità di ridurre la spesa pubblica e fronteggiare gli sprechi all’interno della Pubblica Amministrazione.

Sulla base di diverse segnalazioni pervenute presso la Casa Comunale di Castel San Giorgio, il Sindaco Dott. Franco LONGANELLA, esponeva le problematiche inerenti la raccolta dei rifiuti al Comandante della Polizia Locale Magg. Giuseppe CONTALDI, che in tempi rapidi avviava una serie di accertamenti con successiva segnalazione alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore (SA).

L’attività preliminare d’indagine, era mirata a reprimere il fenomeno dell’assenteismo in particolare presso il Consorzio di Bacino SA1, con struttura operativa in Via della Fratellanza a Roccapiemonte (SA).

L’attività in questione, dopo diverse segnalazioni fatte all’Autorità Giudiziaria competente, inizialmente veniva affidata al Comando di Polizia Locale di Castel San Giorgio (SA) e nello specifico al Comandante della Polizia Locale Magg. Giuseppe CONTALDI e successivamente era diretta dal Comando Stazione Carabinieri di Castel San Giorgio (SA) alla cui guida vi è il maresciallo Michele DI MAURO.

In un primo momento l’attività procedeva solo alla diretta osservazione, sul posto, del personale dipendente del Consorzio, sia all’ingresso che all’uscita di lavoro.

L’attività di indagine accertava la condotta illecita di alcuni dipendenti, anche in concorso tra di loro, i quali dopo aver registrato la presenza in servizio, si allontanavano dal luogo di lavoro per dedicarsi ad altre faccende. Si rivelava così l’abitudine di numerosi dipendenti di presentarsi in servizio in ritardo e/o lasciarlo in anticipo.

L’attività in essere permetteva di constatare che i dipendenti della struttura erano soliti timbrare per se e per altri colleghi.

A questo punto, dopo aver informato dei fatti l’Autorità Giudiziaria, il Sostituto Procuratore Dott. Roberto LENZA della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore autorizzava il Comando della Polizia Locale di Castel San Giorgio nella persona del Magg. Giuseppe CONTALDI ad emettere decreto di autorizzazione alle video riprese, esterne ed interne, dell’area logistica del suddetto Consorzio, sita alla Via della Fratellanza del Comune di Roccapiemonte.

L’istallazione delle telecamere permetteva di osservare stabilmente sia le condotte illecite connesse all’uso della macchinetta segnatempo, nonché il piazzale antistante all’ingresso.

Accertata la complessità dell’attività di indagine, il Comando di Polizia Locale cedeva la direzione della stessa al Comando Stazione Carabinieri di Castel San Giorgio (SA), pur continuando a collaborare congiuntamente.

L’attività investigativa impegnava diverse unità, tutti Ufficiali di Polizia Giudiziaria, nelle persone del Comandante della Stazione Carabinieri di Castel San Giorgio M.llo DI MAURO Michele, M.llo ESPOSITO Domenico, Brig. GISOLFI Giuseppe, Brig. SIANO Antonio e il Comandante della Polizia Locale di Castel San Giorgio Magg. CONTALDI Giuseppe, che effettuavano sia la visione delle registrazioni video, che il pedinamento di quei dipendenti che si allontanavano arbitrariamente dal posto di lavoro, dopo aver timbrato l’ingresso col badge, al fine di consentire al Pubblico Ministero una maggiore e più chiara comprensione delle risultanze investigative cui si è poi addivenuti.

Le immagini registrate consentivano di accertare condotte illecite riconducibili ai singoli dipendenti, soliti farsi timbrare da complici, attestando falsamente la presenza in ufficio e ricambiando poi il “favore” di timbrarsi a vicenda il badge, pur essendo assenti in ufficio.

A questa condotta, già di per se rilevante sotto il profilo penale, si aggiunge lo svolgimento di ore di servizio straordinario in realtà mai svolto anche in orari e giorni inconsueti.

A conclusione delle attività il G.I.P., su richiesta del Sostituto Procuratore Dott. Roberto LENZA, emetteva nr. 22 provvedimenti di cui 9 ordinanze di custodie cautelare agli arresti domiciliari e nr.13 provvedimenti di obbligo di firma per i dipendenti pubblici coinvolti nell’indagine.

Relativamente all’Operazione “Easy Badge”, di cui alleghiamo anche comunicazione del Maggiore Giuseppe Contaldi (Comandante della Polizia Municipale di Castel San Giorgio), questo quanto intende precisare il Sindaco Franco Longanella:

«Diversamente da quanto ho letto e visto su alcuni organi di stampa, mi preme precisare che l’operazione “Easy Badge”, brillantamente avviata dal Comando di Polizia Municipale di Castel San Giorgio e successivamente portata avanti con attenzione e precisione dai Carabinieri della stazione di Castel San Giorgio e dai militari della Compagnia di Mercato San Severino, è scaturita a seguito di una serie di segnalazioni e contestazioni formalizzate dal Comune di Castel San Giorgio al Consorzio di Bacino Salerno 1, attraverso le quali si evidenziavano i disservizi su tutto il territorio.

A seguito di nuove sollecitazioni dei cittadini, decidevo di allertare il Maggiore Giuseppe Contaldi, Comandante della Polizia Municipale di Castel San Giorgio, che dava il via alle indagini. Nonostante le carenze del servizio da parte del Consorzio, abbiamo sopperito con i dipendenti del Comune, grazie all’azione incisiva dell’Assessorato all’Ambiente guidato da Michele Salvati e attraverso la San Giorgio Servizi spa, la nostra società in house providing che abbiamo completamente risanato ed è tra le poche a risultare in attivo.

Mi premeva comunicare e precisare tutto ciò agli organi di stampa, affinché l’Amministrazione di Castel San Giorgio e i suoi cittadini abbiano giustizia rispetto ai numerosi sforzi posti in campo per distinguersi quale Comune “Riciclone”. Basti pensare che il dato di raccolta differenziata nella nostra città è giunto all’82,22% (mese di aprile 2014). Alcune immagini (video e foto) di rifiuti in strada che stanno circolando su televisioni nazionali, locali e su siti web, rappresentano condizioni non rispondenti alla situazione igienica di Castel San Giorgio che invece è oggi un esempio di pulizia e di tutela dell’ambiente».

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