Caos a Pozzuoli in relazione al divieto di balneazione in molti tratti costieri del territorio. A montare l’inutile caso la malafede di imprenditori e faccendieri abilissimi nel riciclare e far passare per ambitissimi lidi semplici solarium. Il buon senso dovrebbe dissipare qualsiasi dubbio in merito: basti pensare alla massiccia presenza per decenni di realtà industriali nella zona per comprendere il livello di inquinamento di acque mai debitamente trattate.
Purtroppo come accade sovente in realtà dove la logica mafiosa impera su buona parte delle attività commerciali e dove la prevaricazione violenta appare endemica ( nonostante il lavoro professionale delle forze dell’ordine) la logica lascia il posto all’interesse economico : guadagnare tanto e subito anche a discapito della salute pubblica. Tutti sanno ma in realtà nessuno muove un dito. Lungi dal polemizzare con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Figliolia si tenta solo di evitare inutili retoriche e prese in giro collettive che offendono la dignità e l’intelligenza dell’onesto contribuente puteolano.
Per non parlare dell’atmosfera di guerriglia che segue ad ogni evento tenuto nell’arenile di Bagnoli , a confine quindi con Pozzuoli : auto danneggiate e atti vandalici colorano penosamente il dopo show arenilense di una Bagnoli incapace di far fronte ad un simile degrado.
Le forze di polizia fanno quello che possono per garantire sicurezza ma il risicato numero di operatori e l’estensione del territorio penalizzano notevolmente l’operato delle uniformi statali. In questo guazzabuglio come sempre c’è chi si arricchisce speculando sulle difficoltà della gente onesta : solito copione, solite miserie umane, solita implosione di una comunità campana in cui se non hai santi in paradiso o se non “appartieni” realizzi veramente poco.
Alfonso Maria Liguori