Il Gazzettino vesuviano | IGV

Da domani doppio appuntamento con le “Mostre del Kestè”

fabio finamoreGiovedì 5 esporrà presso il Kestè la fotografa Kecka De Caro.
Un reportage, il suo, che racconterà del calore, dell’accoglienza ma soprattutto del rapporto con la natura tra gli abitanti dei Caraibi e nostra madre terra.

Una terra bagnata dal mare, dai temporali e dal costante umido. Una terra silenziosa e colorata. Sfumature di colori e sguardi di un popolo tranquillo che lavora la terra e vive del mare come risorsa. Il corpo segnato, gli occhi vivi e profondi, una allegria mista a nostalgia.

Un bel racconto da parte di una giovane fotografa napoletana che ha saputo cogliere un aspetto così intimo di un popolo ai più sconosciuto.

Venerdì 6 inoltre, si inaugura nello spazio del Kestè Lab (adiacente al Kestè) la coloratissima mostra di Fabio Finamore che presenterà la sua collezione di mostri o meglio “Finamonsters”.

Fabio Finamore è un artista visivo autodidatta di Napoli. Lavora come fashion designer ma si dedica sempre al “disegno spontaneo – quello che la sua mente percepisce e la mano non può frenare”, così ridefinisce il suo approccio con la street art in sticker art.
Il suo incessante desiderio di miscelare “mostriciattoli” e colori lo porta a dedicarsi alla pittura su tela, ma solo dopo essere passato attraverso l’approccio di colori su cartone.

Predilige la tecnica con colori acrilici spesso uniti ai markers posca ottenendo uno stile contemporaneo piuttosto “child” di influenza lowbrow. Senza però disdegnare l’utilizzo di acquerelli e pastelli. Oggi si autodefinisce “doodler”.

Le due sedi del Kestè, l’Art Bar e il Lab, una di fianco all’altra, in Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli, noto come “il Largo del Kestè”, stanno rivitalizzando la splendida Piazza del centro antico della città. Una scelta culturale quella di Fabrizio Caliendo, fondatore del Kestè che da ormai quasi 20 anni produce mostre, live inediti e ogni forma di arte e provocazione culturale per mantenere vivo uno spazio che altrimenti sarebbe già stato preda delle patatine fritte.

“Pesa sicuramente in termini economici, ma a noi non resta che questo spazio di aggregazione ed incontro. Finito questo, non resterebbe che la pizza al taglio e la birra a 2 euro in questo centro storico sempre più vittima dell’abbandono culturale! I giovani trovano nel Kestè uno spazio aperto e non convenzionale. Chiunque può presentare un’idea, una mostra o un progetto. Così (r)esistiamo e resistono le idee sane!”

Fabrizio Caliendo

Inizio e durata mostre:

Kecka De Caro: “Caraibi: il contatto con la Natura”

In mostra presso il Kestè dal 5 giugno al 21 giugno

Fabio Finamore: “Finamonsters”

In mostra presso il Kestè Lab dal 6 all 11 giugno

Contatti:
https://www.facebook.com/keste.napoli

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