Dopo una lunga e snervante attesa, al termine della gara contro i rocciosi irlandesi, giunge la buona novella per Lorenzo Insigne e tutti i suoi estimatori: sull’aereo per il Brasile salirà lui, Destro e Rossi restano in Italia.
A dire il vero tutti pensavano che Prandelli avesse dato fiducia incondizionata a Giuseppe Rossi mentre Destro era in odore di taglio al pari di Lorenzinho. Il C.T. invece ha mostrato notevole onestà intellettuale, non avendo avuto le risposte che attendeva dal fiorentino ha ritenuto poco opportuno imbarcare un calciatore ancora lontano dalla miglior condizione fisica.
Ciò che non ha convinto Prandelli di Rossi crediamo sia stato l’aspetto mentale più che la tenuta atletica, troppo pavido soprattutto dopo il brutto infortunio subito da Montolivo. Il fiorentino ha girato al largo dai robusti irlandesi segno di una paura recondita dei contrasti.
In Brasile invece serviranno calciatori tonici e privi di remore perciò la scelta è caduta su Lorenzo Insigne. Il napoletano infatti ha la dote, non comune a tutti, di entrare subito in gara quando schierato. Lo ha dimostrato in Nazionale e nel Napoli. Un calciatore così fa comodo a tutti i tecnici che all’occorrenza sanno di poter contare sull’estro e dinamicità del napoletano.
La soddisfazione quindi non è solo del calciatore e dei suoi familiari ma di tutti coloro che lo stimano e gli vogliono bene. Partecipare ad un mondiale è il giusto coronamento di una vita calcistica e l’apice di una carriera sportiva. Tutto ciò che verrà poi in corso d’opera sarà tanto di guadagnato.
Insigne fa parte della spedizione italiana: Destro e soprattutto Giuseppe Rossi berranno il calice amaro dell’esclusione. Dispiace per quest’ultimo ma deve dare atto a Prandelli che ha fatto le scelte più sagge.
Patetici ed inutili quei tweet al vetriolo di Rossi verso il C.T. Ora sosteniamo tutti la nazionale italiana in Brasile, smettiamola con quei discorsi da sudisti e nordisti, l’Italia è una ed indivisibile, oltretutto i napoletani hanno il loro degno rappresentante nella spedizione: Lorenzo, il magnifico, Insigne!
Annibale Nuovanno
