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Orgoglio gragnanese e parcometro. No al “conoscente di … “

parcometroIniziano i primi grattacapi per la nuova amministrazione gragnanese, ancora nella sua fase embrionale.

Il neoeletto sindaco Cimmino non ha manco avuto il tempo di riprendersi dalla dovuta “sbronza” post vittoria schiacciante alle ultimissime comunali che già è alla prese con l’ intolleranza dei sovversivi gragnanesi. Gragnano riscopre l’orgoglio? L’appartenenza? Il senso d’ingiustizia sofferto?

C’è voluta la fiducia riposta nelle mani dell’eletto per iniziare già a lamentarsi?

Addirittura le rimostranze iniziano il 3 giugno, ma le minacce erano nell’aria un po’ prima. Dopo un rilassante ponte da 2 giugno. Infrasettimanalmente, per giunta. Davvero improponibile.

Su cosa abbiamo taciuto?  In poco tempo la sezione distaccata del tribunale vacillava, con esso anche l’ospedale. E si unì anche il rimborso Gori per le ingenti cifre estrapolate  ai cittadini per un servizio offerto, la depurazione, non offerto. A tal non proposito, qualcuno ha ricevuto quantomeno uno sconto in fattura? O è tutto già annegato nella dimenticanza?

Ovvio che si ambisse alla poltrona importante da primo cittadino. Quanto può essere faticoso “governare” un po’ di anime silenziose e docili? Oltre che disinteressate alle problematiche locali? A meno che non ci sia da ricavarne un po’ di euro (vedi questione Gori), s’intende. Anche se l’ufficio locale della società stessa è stato iperaffollato solo al momento della pratica per riottenere l’esborso. Poi, pare, sia frequentato più dall’aria condizionata che non da altri.

Invece cosa combinano i gragnanesi? Si ribellano! Pare che per la prima volta si siano opposti al servizio che avrebbe dovuto controllare la disciplina e il comportamento ligio degli automobilisti. Dal 3 giugno sarebbe dovuta partire la funzionalità delle colonnine per il parcometro. Basta “grattini”, ritorna il servizio automatico. Basta fastidio dei servizi convenzionati e introvabilità dei titoli stessi.

Invece no. Ad oggi, e da più di dieci giorni, ci sono le colonnine, in tutta Gragnano, in numero anche più corposo del servizio proposto qualche anno fa (poi rimosso per la dubbia chiarezza del contratto d’appalto che legava la società fornitrice del servizio col comune). Le colonnine funzionano, nel senso che il display è funzionante ma sono coperte di annunci alla “torna domani ché anche oggi ti tocca la ricerca del grattino”.

I gragnanesi si sono opposti. Hanno impedito che il servizio andasse in vigore. Pare che i prescelti al controllo siano nomi noti. O cognomi. Il figlio di, il parente di, la moglie di, il fratello di. E pare che qualche  “orfano” sia lì dopo aver promesso la sua efficienza in cambio di doni, non fatti di ciliegie e mele, ecco.

Insomma, il gragnanese si è impostato stavolta. Dobbiamo proprio voler fare bella figura di fronte al nuovo sindaco. Peccato per Cimmino. Il cinquanta per cento e passa dei votanti che lo volle fortemente gli dà già da fare.

So, have you cake? And eat it!

 

Anna Di Nola

 

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