Adiacente a Piazza San Luigi pochi giorni orsono ha aperto il Mad in food – cibo che farà strada. Il locale, fresco e molto colorato, lo si può classificare tra un bistrot e una paninoteca ma con veri e propri guizzi di novità. Al piano superiore, appena si entra, sulla destra trova posto la griglia e la friggitrice con lo Chef Roberto Verducci e la sua crew di cucina. Qui, accanto ai panini tradizionali come quelli che si vendono nei tanti chioschi disseminati lungo le strade della nostra regione trova ampio spazio una grande selezioni di ottime carni.
Scottona, manzetta irlandese, chianina, black Angus scozzese, maiale nero casertano sono solo alcune delle belle proposte al piatto. In accompagnamento due tipologie di taglio di patate fritte (anche con bucce e opzionalmente ricoperte di formaggio fuso) e numerose sfizioserie. Insomma, il paradiso di chi vuole assecondare quel sano istinto di mangiare un buon panino o una succulenta carne cotta a puntino fatta da chi ne capisce.Accanto a queste proposte, molte delle quali oltre che al piatto anche da asporto, trova poi spazio nelle tre sale una ristorazione più comoda dove la Chef Luisa Cuozzo elabora piatti della tradizione partenopea e non solo in chiave rivisitata e moderna.
In tale ottica, giusto per fare un esempio il nostro classico polpo alla luciana si scompone in un polpo fritto adagiato su un sugo olive e capperi. Non manca una buona selezione di etichette di vini campani e la linea di birre artigianali della Riegele, davvero costruita con sapienza per dare soddisfazione ai palati più esigenti. Per chi è tradizionalista resta in vita il mitico “Peroncino” (la bottiglia piccola della Peroni) che ha accompagnato tante generazioni campane nella loro gioventù.
In fondo il criterio che anima questo locale pieno di lavagne con fumetti di pietanze, in uno stile molto giovanile ma che ricorda anche le lavagnette delle cucine di casa nostra, è proprio quello di non rinnegare assolutamente la tradizione, rincorrendo anche il concetto della classica “marenna” o del piatto della domenica, ma rivisitandolo in una chiave più moderna e accattivante, con spinte che somigliano più a quelle di una cucina di ristorante che quella del chioschetto o della piccola taverna di quartiere con un imperativo assoluto che è quello della qualità.
Immagino che molti a questo punto si staranno chiedendo che cosa possa costare tutto questo in una location bella e prestigiosa come quella di Posillipo? A mio avviso davvero ha costi contenuti come potete vedere da alcuni piatti tratti dal menu.
Fatevi un giro a Posillipo. Ne vale la pena davvero!