In dettaglio, questo significa che gli uomini che avevano fatto il test producendo il campione di sperma nei mesi di giugno, luglio o agosto o dopo aver fumato marijuana nei tre mesi prima della consegna del campione, presentavano due volte di più la deformazione dello sperma come quelli su cui questi requisiti non erano soddisfacenti. I ricercatori suppongono che lo sperma deformato si muove più lentamente e quindi è più difficile che raggiunga le uova della femmina ed a fecondarlo. Positivo è stato apparentemente sulla qualità dello sperma, se l’uomo fosse stato celibe per più di sei giorni.
La notizia, spiega Giovanni D’AGATA, presidente dello “Sportello dei Diritti”, giunge mentre il dibattito sulla legalizzazione della marijuana si anima nel mondo, ed il nuovo studio evidenzia che il consumo della droga leggera potrebbe essere più rischioso per i ragazzi di quanto si pensasse in precedenza. Tuttavia, gli autori dello studio sottolineano che vi è una diffusa percezione che la marijuana è poco dannosa