Un giorno da bodybuilder

bodybuilderCom’ è la giornata di un Bodybuilder, come si svolgono i suoi allenamenti? Tra l’emozionante routine del palco e la quotidianità che si trascorre in palestra . Tutto ciò mette in evidenza la  grande forza di volontà di questi atleti  che ogni giorno lavorano corpo ed anima  dedicando tutto il loro tempo libero in quattro mura, tra cemento e ferro. Cosi abbiamo fatto un salto in palestra, più precisamente alla S.V.A.N. di Salvatore D’Amora che ci ha accolti con tanto buon umore ed una forte carica emotiva visto i suoi recenti successi che ha portato un suo pupillo Michele Sabatino alle selezioni del Campionato Italiano  Grand Prix NABBA WFF che si è tenuto il 24 Maggio 2014 a Pisa.

Come  hai iniziato a praticare Culturismo?

Salvatore: si può dire che era insito in me dalla nascita il desiderio, il mio super eroe dell’infanzia era Ercole. Poi da quando ho avuto 16/17 anni ho cominciato sia a frequentare scuola che lavorare, avevo un sogno: riuscire ad aprire una palestra, e da lì è stato tutto un percorso prima personale diventando un agonista del settore e poi dedicandomi a far diventare agonista chi lo desidera.

A chi ti sei ispirato, quali erano i tuoi modelli?

Salvatore:  E’ dall’80 che ho cominciato a partecipare alle gare e ho frequentato moltissime palestre dalle più piccole a quelle dove sapevo di trovare buoni maestri con l’intento di carpire più segreti possibile. Ma il mio grande ispiratore e maestro è stato il Dr. Filippo Massaroni a cui devo l’onestà dei principii e le fondamentali nozioni.  Ho seguito diversi corsi di specializzazione con ottimi relatori come la Dr.ssa Pasqualina Buono, il Dr. Tafuri.  Gli idoli sono stati esemplari body builder, vincitori di gare importanti come quella americana  del ” Mr.Olimpia” .

Come inizia la giornata di un Bodybuilder?

Salvatore: La giornata tipo comincia proprio dal risveglio, bisogna fare la giusta colazione e altrettanta attenzione per gli altri 4 pasti, poi rispettare le sedute d’allenamento.  Non c’è magia che tenga, il binomio vincente è : alimentazione/allenamento. Appariamo ciò che ingeriamo e come lo mettiamo in circolo.

Come si riesce a programmare il training su cui lavorare? 

Salvatore: Beh, non è una cosa da due + due, ci vuole un po’ di conoscenza sia delle tecniche di allenamento che l’adeguamento di un’alimentazione corrispondente, partendo dall’anamnesi del soggetto e nel rispetto dell’obiettivo che si vuole raggiungere, adeguando il progetto con l’osservazione della persona volta per volta. Ad un profano la giornata di un body builder può apparire noiosa, ripetitiva e gli stereotipi del “palestrato” lo fanno diventare l’uomo tutto muscoli e niente cervello….e no noi non ci stiamo!!!!  Per chi come noi ama il body building sa che dietro a quel “fisico” c’è un progetto ben studiato portato a termine con sacrificio, costanza e determinazione. Senza non si ottiene nessun risultato. Ne scaturisce una formazione non solo fisica ma anche mentale ci si forma a lottare per ottenere e che senza fatica e senza volontà non si arriva ad un buon traguardo. Anni di lavoro per mere soddisfazioni da un punto di vista di riconoscimento sociale. La soddisfazione si ha ogni volta giorno dopo giorno, dopo che senti quel “ma chi te lo fa fare” che ti risuona in mente proprio mentre stai al limite delle forze e pensi di non farcela ….e poi arriva il sapore in bocca del superamento del tuo stesso limite di potenza, con quella ripetizione in più, per quel peso che non pensavi riuscire a governare!

 

Ernesto Tarchi 

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