Portici vs Ercolano : questa volta i cugini porticesi accusano la comunità degli scavi di inquinare il proprio tratto costiero con scarichi fognari non a norma. La questione evidenziata dall’ex consigliere comunale di portici Francesco Portoghese con tanto di formale richiesta di intervento inoltrata al sindaco di Ercolano Vincenzo Strazzullo è tanto arcaica quanto vergognosa per la comunità degli scavi.
Sono anni che evidenziamo limiti igienico–sanitari per l’approdo borbonico di Villa Favorita, che evidenziamo con grande precisione lo stato di abbandono in cui versa buona parte del tratto costiero ercolanese ( con tanto di scarichi industriali fuori legge) ma ad oggi nulla si è fatto per arginare un’emergenza ormai endemica . Solita scena, solito copione e quel che è peggio soliti attori.
Ovviamente, per chi mastica un po’ di politica il dato è scontato, con l’avvicinarsi delle ormai prossime amministrative locali sorgono un po’ ovunque in città santoni e oracoli dai miracolosi poteri risolutori per la comunità degli scavi. Dove fossero rintanati ad oggi questi paladini è arcano incomprensibile. Ercolano non ha bisogno dell’apporto di leader della scuola dell’obbligo né tanto meno di ciarlatani pronti a tutto pur di garantirsi il gettone di presenza in qualità di consigliere comunale.
Nulla contro la buona fede di chi forse realmente vorrebbe cambiare in meglio le cose ma a patto che costui ( costei) sappia a monte che le battaglie politiche si vincono con i numeri e non con i buoni propositi. E’ proprio questa cinica ma ineccepibile logica alla base dell’attuale stallo amministrativo in cui vegeta Ercolano : tante polemiche inutili, attacchi ad personam per poi votare sistematicamente in modo plebiscitario sempre gli stessi candidati. Forse su questo contraddittorio aspetto della vita amministrativa locale gli ercolanesi dovrebbero seriamente riflettere : se non altro perché si eviti di aggiungere al danno la più miserabile delle beffe.
Alfonso Maria Liguori