“Non credo che cercare a tutti i costi un capro espiatorio per i risultati delle ultime amministrative serva al Partito Democratico di Napoli e della Campania per capire dove e perché si è sbagliato. Perché che si sia sbagliato, che qualcosa non sia andato per il verso giusto, è un fatto. Ora, il punto è capire perché ciò è successo e come fare per utilizzare questi risultati in maniera costruttiva. Personalmente, credo che usare quei numeri per dare inizio all’ennesima guerra intestina, l’ennesima seduta di “autocoscienza” interna per dirla alla Renzi sia il modo migliore per porre le stesse identiche condizioni che a quei risultati negativi hanno condotto.
Insomma, invece di correggere il tiro ripetiamo sempre lo stesso errore”. Lo scrive su Facebook la deputata napoletana del Partito Democratico Valeria Valente.
“Stavolta le ‘tesi’ sono varie – continua Valente – c’è chi afferma che il risultato è stato positivo e chi afferma che è stato negativo perché a Napoli e in Campania il PD sarebbe ‘diverso’ da quello ‘renziano'”. La trovo una disputa poco interessante. Credo che invece dovremmo partire da quei risultati per costruire tutti assieme un progetto politico che sappia interpretare, più e meglio di quanto fatto finora, il desiderio di cambiamento espresso con chiarezza dagli elettori anche qui a Napoli e in Campania”.
“Solo così – spiega Valente – potremo costruire un’alternativa seria e credibile per la Regione e anche per la città di Napoli dove l’amministrazione ormai in bilico governa praticamente senza maggioranza e si espone così al rischio di rivendicazioni e ricatti dei singoli a danno del bene comune. Per questo dico sì alla proposta lanciata da Pina Picierno e Francesco Nicodemo: sì a primarie “congiunte” per la scelta del candidato governatore della Campania e contestualmente per quella del candidato a sindaco di Napoli”.