“Sblocca Italia”, il sindaco Giuseppe Balzano ha chiesto a Renzi di sbloccare la “Passeggiata Archeologica”, opera ferma da oltre venti anni, dopo l’investimento di notevoli risorse. La richiesta è stata inoltrata al Presidente del Consiglio dei Ministri accogliendo il suo invito rivolto ai sindaci a segnalare, entro il 15 giugno, cantieri e opere pubbliche ferme da anni che potranno essere inserite in un pacchetto denominato “Sblocca Italia”, cui sta lavorando il Governo.
La “Passeggiata Archeologica”, della lunghezza di circa novecento metri, è una strada di collegamento diretto tra gli scavi di Pompei, l’area archeologica di Boscoreale e il versante naturalistico del Parco Nazionale del Vesuvio, che fu progettata, nell’ambito del Titolo VIII della legge 219, la legge per la ricostruzione post-terremoto del 1980, che ha consentito la realizzazione del Piano Napoli, al fine di collegare le due aree archeologiche, utilizzando la copertura dell’antico Canale Conte di Sarno.
L’opera, iniziata e parzialmente completata per circa il settanta per cento, fu interrotta, agli inizi dell’anno ’90, per il ritrovamento, durante il corso dei lavori, di alcuni resti di epoca romana che richiesero l’intervento della Soprintendenza Archeologica, che ne dispose la sospensione per l’esecuzione di più approfondite indagini. Le prescrizioni proposte dalla Soprintendenza Archeologica nel 2005 in sede di conferenza dei servizi per il progetto di completamento, circa l’esecuzione di saggi, e quella della Soprintendenza ai Beni Paesaggistici, circa la pavimentazione esterna, non hanno consentito un’immediata ripresa dei lavori sia per carenze finanziarie, sia per volontà politica amministrativa.
“Il completamento di quest’opera e la sua realizzazione -ha spiegato il sindaco Giuseppe Balzano- sarebbe un’enorme possibilità di sviluppo della nostra area archeologica. La Passeggiata Archeologica favorirebbe un più facile accesso alla stessa, consentendo di offrire ai turisti maggiori opportunità di conoscenza del territorio vesuviano e migliori occasioni per prolungare la loro permanenza nell’area, che spesso si riduce a poche ore per la visita agli scavi, e rientra perfettamente nel lavoro che si sta portando avanti per la zona Unesco e la valorizzazione dei beni artistici e ambientali”.
“Abbiamo accolto l’invito del Presidente del Consiglio –ha commentato Paolo Persico, assessore ai beni ambientali e culturali-, per segnalare un’opera ferma da oltre venti anni, strategica per lo sviluppo della nostra area archeologica, che rientra pienamente nel lavoro che si sta compiendo per l’ampliamento e una corretta gestione dei siti archeologici Unesco dell’area vesuviana”.