Aveva solo sei anni quando, nel 2009, nascondeva le armi del papà ai carabinieri.
Il bimbo, secondo quanto emerge dalle intercettazioni nell’ordinanza che ieri ha colpito cinque esponenti del clan Ascione-Papale, si occupava di nascondere le pistole in casa quando c’erano perquisizioni.
In un dialogo, riportato dal ‘Mattino’, emerge addirittura che il bimbo maneggiava un e, quando il papà gli chiede quale sia il rumore del fucile russo, il piccolo strilla contento: “Ta-ta-ta-ta” e mima il gesto di prendere la mira.
La madre, mostrandosi da un lato preoccupata, dall’altro “orgogliosa” del fatto che suo figlio benché così piccolo avesse già tanta scaltrezza al cospetto dei carabinieri, racconta ciò che il bambino combina al marito, durante un colloquio in carcere.