La Cisl lancia l’allarme igiene negli Scavi di Pompei dove, denuncia Antonio Pepe, rappresentante aziendale del sindacato, i turisti sono costretti a una gimkana tra i liquami che raggiungono le antiche strade romane.
Il depuratore dei servizi igienici dell’area archeologica, nei giorni in cui il numero dei visitatori raggiunge i picchi massimi, non riesce a filtrare le acque reflue dei servizi igienici, mandando in tilt le vasche di contenimento.
”L’area archeologica di Pompei” è deturpata dai liquami dall’impianto di un punto di ristoro, come denuncia Pepe ”perché non riesce a depurare la quantità di metri cubi prodotti quotidianamente.
Tutto questo sotto l’occhio disattento di chi dovrebbe vigilare”.