Sequestrati 1,5 mln di euro al boss Contini “ò romano”

palazzo di giustiziaA seguito di una complessa attività di indagine patrimoniale, per aggredire i patrimoni di mafia, gli uomini della Sezione Misure eli Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine della Questura di Napoli ha eseguito un decreto di sequestro di beni emesso, dal Tribunale di Napoli-Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di Edoardo Contini, detto “o’ romano”, uno dei capi storici della camorra napoletana e leader indiscusso dell’omonimo clan camorristico attivo nella città di Napoli.

Questo sodalizio camorristico è dedito, fin dal suo nascere, a molteplici attività illecite, quali traffico nazionale ed internazionale di sostanze stupefacenti e di armi, estorsioni nei confronti di esercizi commerciali e di ditte appaltatrici di grandi opere pubbliche, esercizio della prostituzione, gestione di circoli ricreativi in cui si effettuano giochi vietati dalla legge, lotto e totocalcio clandestino, gestione di capi di abbigliamento ed altri oggetti contraffatti.

Soggetto di elevatissima pericolosità sociale, Contini ha alle spalle numerosi precedenti penali per omicidio in concorso, associazione per delinquere di tipo mafioso, violazioni della normativa in materia di stupefacenti, estorsione continuata in concorso, violazione legge armi e munizioni, associazione per delinquere continuata esercizio abusivo di gioco e scommesse continuato in concorso, ricettazione continuata, truffa continuata, furto e tentato furto, emissione di assegni a vuoto, violazione foglio di via obbligatorio.

Contini è attualmente detenuto in carcere, con scadenza pena definitiva prevista l’8 febbraio 2059, in esecuzione dei seguenti provvedimenti di condanna: pena di anni 19, mesi1 e giorni 25 di reclusione per associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, violazione della legge stupefacenti ed altro; 25 anni di reclusione per concorso in omicidio e 17 anni di reclusione per aver organizzato e diretto, insieme ai fratelli Licciardi, l’associazione di tipo mafioso denominata “Alleanza di Secondigliano”.

La sezione misure di prevenzione patrimoniali della Divisione Anticrimine, ha anche disposto il sequestro di beni immobili, societari e mobili, registrati nell’indiretta titolarità di Edoardo Contini e formalmente intestati, quali meri prestanome, a numerose persone, individuate nella cerchia dei suoi congiunti e sodali.

Numerosi i beni sottoposti a sequestro, il cui valore è stimato di circa 1.5 milioni di euro, tra cui imprese commerciali, appartamenti e ben 11 tra auto e moto.

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