Martedì 10 giugno 2014 le due assemblee della Sint e delle Terme di Stabia hanno approvato gli indirizzi di cui alla deliberazione di consiglio comunale n.56 del 7/6/2014, relativamente alla vendita dell’hotel delle Terme per il ripiano dei conti della Sint e delle linee concordatarie per il salvataggio delle Terme dal fallimento.
In data odierna il dott. Fulvio Sammaria, liquidatore della società Terme di Stabia, ha presentato presso il tribunale di Torre Annunziata la complessa proposta concordataria avente lo scopo di salvare la società attraverso la privatizzazione dell’azienda con bando pubblico.
Il sindaco, Nicola Cuomo, nel rendere nota la notizia dichiara: “Ringrazio le forze politiche e i consiglieri comunali di maggioranza, il dott. Biagio Vanacore, il dott. Fulvio Sammaria e tutti i professionisti che in questa delicata fase hanno profuso il massimo impegno per tentare il salvataggio estremo delle Terme di Stabia.”
“Subito dopo il mio insediamento ho ereditato una situazione al limite dell’impossibile –aggiunge il sindaco Nicola Cuomo– con le Terme di Stabia chiuse, prive di energia elettrica e senza liquidità.
In questi mesi con grande spirito di abnegazione abbiamo messo su l’unica proposta credibile per il rilancio delle Terme che costituiscono un volano indispensabile della nostra economia turistico termale. Abbiamo mantenuto anche quest’impegno di presentare nei termini di legge il piano concordatario e confido nella sua buona riuscita attraverso la privatizzazione che, oltre a soddisfare maggiormente il ceto creditorio può, nel futuro, permettere la riapertura delle Terme.”
“Restiamo in attesa del riscontro positivo del tribunale di Torre Annunziata sull’ammissibilità del concordato per passare poi alla fase successiva che vedrà protagonisti i lavoratori.”
“La privatizzazione dell’azienda termale, nell’ambito del piano concordatario prospettato al tribunale di Torre Annunziata, è indispensabile –conclude il sindaco- per evitare il fallimento della società Terme di Stabia spa che comporterebbe inevitabili conseguenze negative per la perdita delle convenzioni sanitarie, il licenziamento delle maestranze in CIGS e la mancata assunzione degli stagionali, la chiusura definitiva dell’azienda e la crisi dell’indotto turistico termale. Essa, inoltre, s’inserisce nel quadro generale della programmazione strategica e di sviluppo del territorio, con l’intento di salvaguardare gli ingenti investimenti di risorse finanziarie operati nel corso degli anni dal comune di Castellammare di Stabia nel settore delle acque e del turismo termale nonché di tener alto in Italia e nel mondo il prestigio del brand delle terme stabiesi il cui inizio risale al 1833.
Finalmente si vede la luce in fondo al tunnel -afferma il dott. Biagio Vanacore, amministratore unico e legale rappresentante della Sint -e oggi la città può comprendere sia il lavoro svolto in questi mesi sia identificare chi aveva volutamente consegnato le Terme al declino.