L’alternativa alla droga può essere giocare a pallone in uno stadio insieme alle Istituzioni e alle Forze dell’Ordine. La seconda edizione del Trofeo “Un calcio alla droga” realizzato in breve tempo dal Sindaco del Comune di Cercola, che ha messo a disposizione strutture e mezzi, è in programma sabato 14 giugno, ore 14,00 presso il comunale G. Piccolo.
Ideato dall’isp. capo Valerio Marciano (PS di Ponticelli) impegnato da anni insieme al sost-commissario Maria Maione con i ragazzi della Mir, associazione di Sant’Anastasia presieduta da Luigi Cerotto, il trofeo di calcio vede quest’anno la collaborazione del Commissariato PS di Ponticelli, del Comando Stazione CC di Volla e del Comando PM di Cercola, con la partecipazione attiva delle scuole calcio S.S.D. Stella Splendente di Sant’Anastasia, A.D.S. Virtus Ponticelli, A.D.S. Sporting Volla e l’A.D.S. Lions di Cercola.
Saranno loro, con le squadre dei piccoli campioni del 2000, ad animare un quadrangolare, seguito poi dal triangolare di calcio delle Forze dell’Ordine.
“La manifestazione che abbiamo organizzato – afferma il Sindaco Vincenzo Fiengo – vuole essere appunto un momento di riflessione per gli adulti e di vita e di sport per i ragazzi che lo sperimenteranno accanto alle istituzioni, in modo tale che venga recepito il messaggio sull’esistenza di valori per i quali vale veramente la pena impegnarsi e spendere la propria vita in maniera costruttiva per sé stessi e per gli altri.
Abbiamo dati tangibili che manifestano la propensione dei nostri giovani al consumo di droghe leggere e sintetiche e la percentuale non è alta; ciò a dimostrazione che oggi la droga ha una funzione sociale diversa dagli anni ’90 e trova spazio soprattutto nei giovani dai 13 ai 24 anni nei vuoti creati dalle famiglie che non riescono a dare loro serenità, per motivi di perdita di lavoro come accade attualmente o di disagio sociale dei genitori; vengono a mancare le figure familiari che prima di tutti sono deputate alla formazione dei loro figli ed alla trasmissione dei valori. E’ chiaro che le Istituzioni devono intervenire e la sinergia tra l’Amministrazione, le Forze dell’Ordine, che oggi svolgono maggiormente un ruolo di prossimità ai cittadini e di prevenzione, e le scuole può senza dubbio essere una delle soluzioni per arginare e ridurre il fenomeno”.
“Il fenomeno droga esiste non tanto all’interno delle scuole, in cui ci sono sistemi di controllo, ma nei focolai che si creano all’esterno e va affrontato soprattutto nella famiglia, che se partecipa alla vita dei figli riesce anche a trovare la comunicazione con le Forze dell’Ordine, se non partecipa, il nostro compito è più difficoltoso.
In questa realtà, come Forze di Polizia – dice la dott.ssa Antonietta Andria, Dirigente commissariato PS di Ponticelli – ci troviamo ad operare a volte con interventi da assistenti sociali o psicologi, perché incontriamo famiglie di vario tipo con varie problematiche. Su Cercola in particolare stiamo mandando una nostra pattuglia in vari orari, che si aggiunge al controllo del territorio fatto dai CC e PM. E’ chiaro che la sinergia di tutte le forze serve a sconfiggere il problema droga, perché attualmente è un problema che inerisce soprattutto la persona e i valori che ha al suo interno. E una manifestazione come questa può servire ai ragazzi per acquisire esperienze positive, cui ispirarsi per costruire il loro futuro”.
“Sono state invitate – spiega l’isp. capo Valerio Marciano – tutte le scuole calcio del territorio di vari comuni, come Sant’Anastasia, Cercola, Volla e Ponticelli e si sfideranno in un quadrangolare i ragazzi di 14 anni, poi entreranno in campo le squadre dei CC, PS e PM. L’ingresso è gratuito per tutti e, grazie agli sponsor, vi saranno, con sorteggio, regali per i partecipanti ed il pubblico.
Sono anni che facciamo manifestazioni simili, questa è la seconda volta per Cercola, soprattutto per avvicinare i ragazzi delle scuole, quelli in disagio sociale e in difficoltà al fine di dare loro un’immagine diversa delle Forze dell’Ordine rispetto a quella che solitamente viene recepita. Prima di essere poliziotti siamo padri di famiglia ed è giusto che i ragazzi ci vedano in una veste più coerente e più vicina alle loro esigenze”.
“Quello che manca oggi è il rispetto delle regole e la manifestazione serve anche a dare questa risposta attraverso le regole dello sport. La mancanza di regole – dice l’assessore alla P.I. Luigi Di Dato – porta a fenomeni di illegalità e noi puntiamo ad educare i ragazzi al rispetto delle regole, in modo tale che loro siano poi il filo di unione con i genitori e possano portare in famiglia messaggi positivi”.