Salvatore Montemurro era in compagnia di un 16enne al momento dell’agguato in cui è rimasto ferito. E’ quanto emerso fino a questo momento dalle indagini che hanno preso il via dopo il raid contro il 29enne affiliato al clan camorristico dei Gionta avvenuto ieri pomeriggio a Torre Annunziata nella zona di Rovigliano.
Il minore, che si trovava a bordo di un altro scooter, stava chiacchierando con Montemurro quando quest’ultimo è stato raggiunto dagli aggressori che hanno esploso diversi colpi di arma da fuoco. Il giovane è stato ascoltato fino a notte fonda dai carabinieri.
Bisogna ricordare che Montemurro è arrivato ieri all’ospedale San Leonardo di Castellammare dove è stato curato: i proiettili non hanno colpito organi vitali ed è stato giudicato guaribile in un mese.
Guerra di camorra a Torre Annunziata dove, nel pomeriggio di oggi, un affiliato alla cosca dei Gionta è rimasto ferito in un agguato. Si tratta del 29enne Salvatore Montemurro, con precedenti per armi e droga.
Il raid è avvenuto nella zona di Rovigliano intorno alle 16,00. L’uomo viaggiava in sella ad uno scooter quando è stato raggiunto dai killer che hanno esploso diversi colpi d´arma da fuoco. Nella nota del Carabinieri si legge che il 29enne è stato ferito alla spalla sinistra ed alla gamba destra.
Montemurro, residente a Torre Annunziata è già noto alle forze dell’ordine era stato arrestato sul finire del 2012, insieme ad altre quattro persone, per possesso di stupefacenti, nell´ambito di un’inchiesta coordinata dalla Dda di Napoli.
Sul caso adesso indagano i carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata, alla ricerca dei sicari che hanno sparato contro Montemurro. Considerato uno degli “armieri” del clan, il 29enne è figlio di Giuseppe Montemurro, elemento di spicco del sodalizio criminale che fa capo ad Aldo Gionta, latitante insieme al figlio Valentino junior.