Tutto è cominciato con una comunicazione su WhatsApp. Un appuntamento deciso tra pochi giovani di Seiano che volevano riappropriarsi di qualcosa che gli era sempre appartenuto e che improvvisamente gli veniva precluso. Una strada pubblica attraverso la quale si accede al magnifico uliveto di Punta la Guardia, a Vico Equense, comunemente chiamato “La Torretta”, è stata arbitrariamente chiusa impedendo l’accesso a quello che da sempre i Seianesi vivono come luogo dell’anima.
Sono principalmente Mauro Colandrea e Raffaele Cioffi, insieme ad altri giovani amici, a decidere di smettere di parlarne tra loro e a creare un incontro pubblico. WhatsApp è il primo mezzo che usano per raccogliere persone e da quel primo appuntamento il gruppo si è via via allargato. Alla prima riunione vera e propria, convocata con una lettera ai Seianesi lasciata nella cassetta della posta, erano in più di cinquanta, decisi a fare di tutto per riaprire via Punta la Guardia e l’accesso alla Torretta.
“Voglio precisare che il nostro gruppo non ha alcuna connotazione politica e vogliamo rimanere assolutamente moderati” dice Mauro Colandrea. “L’iniziativa è nata da una esigenza principalmente affettiva verso dei luoghi che raccolgono una gran parte dei nostri ricordi. All’indomani della chiusura della strada da parte del proprietario dei terreni limitrofi, Michele Arpino, che ci ha lasciati sgomenti, abbiamo fatto tutte le ricerche del caso, per non incorrere in errori di valutazione. Abbiamo capito che il proprietario può dire quello che vuole, ma c’è una normativa che secondo noi lo inchioda. Via Punta la Guardia è una strada pubblica sulla quale transita la collettività. Ci vorrà del tempo, i tempi che normalmente impiega la giustizia, ma siamo sicuri di aver ragione. “
Nel frattempo l’Amministrazione Comunale, che pure avrebbe da dire la sua sulla strada pubblica chiusa da un privato, rimane in silenzio, nonostante vi siano state anche delle interrogazioni da parte della minoranza per chiedere che l’area demaniale sia acquisita al Comune. “Per quanto possano farci piacere tutte le iniziative mirate all’acquisizione dell’area da parte del Comune, per ora il nostro obiettivo principale è diverso, cioè quello di poter eliminare il blocco che Arpino ha costruito illegittimamente. Noi crediamo –aggiunge Raffaele Cioffi -che Arpino non avesse alcun diritto di chiudere quell’accesso. Lui dice che l’ingresso al fondo e il fondo stesso sono di sua proprietà, ma non è assolutamente vero, questo secondo noi è il reale problema da affrontare. Arpino avrebbe dovuto recintare la sua proprietà e preservarla da eventuali e improbabili invasioni dannose da parte di estranei senza impedire l’accesso allo spazio demaniale, su questo non abbiamo dubbi di avere ragione. La petizione che presenteremo all’amministrazione è un primo passo per arrivare allo sblocco della situazione. A noi preme più di ogni cosa la possibilità di accesso alla Torretta e questo chiediamo alle autorità comunali.”
Per poter raggiungere il loro obiettivo i promotori della petizione progettano anche un’Associazione vera e propria, con uno statuto, registrata e legalmente riconosciuta. Inoltre è nato un gruppo facebook intitolato “Gli Amici della Torretta”. Nel frattempo già sognano un evento a Punta la Guardia per festeggiare una vittoria che prima o poi arriverà. Pacifici ma agguerriti, insomma, e con un’idea giusta da realizzare con la consapevole partecipazione della comunità vicana.
Maria D’Ordia