Scopriamo Napoli: il Palazzo Reale

palazzo reale napoliIl Palazzo Reale, sito nella stupenda Piazza Plebiscito, fu costruito a partire dal 1600 da Domenico Fontana che progettò la struttura per ospitare il sovrano spagnolo Filippo III di Spagna che in realtà non arrivò mai a Napoli nonostante la città, dopo la capitale Madrid, fosse la più importante del vasto impero spagnolo e proprio per questo motivo si voleva attribuire alla città di Napoli un palazzo prestigioso come la reggia di Versailles a Parigi.

Durante la prima metà del ‘700 il palazzo fu una delle quattro residenze dei Borboni che consideravano l’edificio solo come un luogo di rappresentanza in quanto la sede principale era la Reggia di Caserta; mentre, con l’unità d’Italia, il Palazzo Reale fu la residenza dei Savoia soltanto durante i soggiorni napoletani.

I sovrani borbonici del ‘700, con Carlo I a Ferdinando IV, durante i decenni, continuarono l’opera di miglioramento e ampliamento del palazzo, creando l’ala vicino al giardino dove ora sorge la Biblioteca Nazionale e portando i migliori artisti dell’epoca che hanno contribuito a rendere questo luogo assolutamente inestimabile.

Durante il periodo napoleonico, anche Giacchino Murat si prese cura del Palazzo Reale arredandolo seguendo lo stile neoclassico ed estendendo la struttura del palazzo creando l’area riservata alle feste di corte.

Nel 1888, il re Umberto I di Savoia, dopo l’unità italiana, pose delle modifiche alla facciata del Palazzo, dove furono collocate delle statue raffiguranti i capostipiti delle dinastie che hanno regnato a Napoli, escludendo la dinastia Borbonica che aveva regnato prima dell’ unità, nascondendo in questo modo al popolo, la vera storia della città di Napoli.

In effetti, Carlo I che è il capostipite dei Borboni è presente in una delle nicchie, ma col nome di Carlo III re di Spagna, in quanto Carlo I, dopo essere stato re di Napoli e di Sicilia, dopo quattro anni, nel 1735, diviene re di Spagna.

Oltre alle statue, i Savoia hanno anche coperto con i loro simboli regali gli stemmi dei Borboni presenti nel palazzo, alla stregua di quanto fatto da Napoleone a Parigi che preferì coprire gli stemmi dei sovrani precedenti con il proprio (come ad esempio nelle stanze del Louvre) evitando di costruire opere ex novo, velocizzando il processo di insediamento.

All’interno del palazzo, è subito possibile accedere ai giardini reali oltre che apprezzare da un lato, il panorama del golfo di Napoli e dall’altro, Piazza Plebiscito in tutto il suo splendore.

Per raggiungere le stanze reali, è necessario salire le scale in marmo progettate da Luigi Vanvitelli che rappresentano la prima attrattiva per gli avventori del Palazzo Reale.

Una volta salite le scale, possiamo accedere alle varie sale che risultano essere lussuosissime, ben tenute, con un addetto al controllo per ogni stanza.

All’interno del Palazzo reale, scopriamo sale di ogni dimensione, davvero incantevoli e sfarzose come la sala del trono borbonico dove sedette il re Francesco II, ultimo re del Regno delle due Sicilie, meglio conosciuto col nome di re Franceschiello.

In tutte le sale è possibile ammirare quadri che risalgono anche al ‘500, dipinti dai maggiori artisti contemporanei dell’epoca.

Le varie stanze, rappresentano la vera ricchezza del Palazzo Reale, anche se bisogna ricordare che al suo interno è possibile visitare anche il teatro di corte e la cappella reale edificata nel 1640 e dedicata alla Madonna Assunta.

Il Palazzo Reale gode anche di ulteriori stanze presenti ai piani superiori ma queste non possono essere visitate poiché i vari mobili e arredamenti furono bruciati durante la seconda guerra mondiale dagli americani per scaldarsi dal freddo.

Il Palazzo Reale di Napoli, nonostante sia considerato a detta di molti un gioiello che non ha nulla da invidiare ai palazzi reali presenti in alcune capitali europee come Vienna o Parigi, non rappresenta ancora un must per i turisti che visitano Napoli sebbene il prezzo del ticket per l’ ingresso sia decisamente popolare ( 4 euro intero, 3 euro ridotto).

In realtà esistono ancora delle note dolenti che non incentivano la presenza dei turisti, a partire dall’ incuria presente all’ esterno del palazzo, senza alcun sistema di illuminazione installato per la notte, oltre che alla mancanza di cartelli informativi all’ ingresso del palazzo Reale.

Alessandro Di Napoli

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