Mi bagno o non mi bagno? Torna il divieto di balneazione a Torre Annunziata

torre annunziataUn comunicato stampa dei pentastellati attacca l’amministrazione Starita e la sbugiarda su una balneabilità concessa con troppa superficialità nel 2013. Balneabilità che non ci sarebbe stata lo scorso anno come non c’è quest’anno. Di seguito il comunicato:

Il M5S Torre Annunziata da tempo e anche più recentemente ha sollevato la questione degli scarichi a mare illegali o non ancora collettati al depuratore, l’assenza di rete fognaria nelle aree ASI e di Rovigliano e la cloaca del fiume Sarno che alla foce concentra la massima carica inquinante (carica inquinante che questa amministrazione vuole raddoppiare avallando il progetto di una seconda foce a Rovigliano, con la “complicità” della Regione e di Arcadis e a cui il M5S si è sempre opposto).

con inopportune delibere e atti di inspiegabile superficialità questa amministrazione revocava dal giugno del 2013 i precedenti divieti di balneabilità.Tutti a festeggiare!

Chiusa la stagione balneare, alla riapertura della nuova si è appreso che la balneabiltà per il 2013 non era mai stata concesa dalla Regione Campania che – ricordiamo- sulla base dei risultati dell’ARPAC stabilisce le acque di balneazione con apposita delibera.

Probabilmente, si giustificano le Autorità, “non è stata eseguita la procedura prevista per la concessione della balneabilità”. Quindi, di fatto, ammettendo un anno dopo di essersi sbagliati: “L’anno scorso il comune di Torre Annunziata non inoltrò alcuna richiesta alla Regione in quanto i dati sulla balneabilità del nostro litorale erano negativi” spiega il Sindaco.

Si trattava dunque – stando alle sue parole – di una revoca temporanea del divieto di balneazione. Ma questa procedura non è prevista dalla Legge; non si concede la balneabilità temporanea, la balneabilità o c’è o non c’è.

Infatti al più si puo’ imporre un divieto temporaneo di balneabilità In attesa che si rimuovano le cause che ne hanno prodotto l’inquinamento e le nuove analisi dell’Arpac (non delle Asl che non hanno il compito di  certificare e acque ai fini della balneazione) ne certifichino la balneabilità.

Per il 2014 ancora una volta si è giocato sull’equivoco della bandiera blu – si ricorda che la vera bandiera BLU è un riconoscimento conferito dalla FEE (Foundation for Enviromental Education) e non quella apparsa sul sito dell’Arpac –  indicando che le analisi avevano attribuito la bandierina della balnabilità sufficiente per un tratto di costa (non per tutto il litorale torrese!), questo il giorno 7 giugno 2014, pur sapendo che la Regione Campania non ha ancora dato per il 2014 la balneabilità che  viene data sulla base di una serie di prelievi storici di quattro anni ininterrotti con la percentuale del 95 per cento di dati negativi agli inquinanti previsti dalla legge. Ogni nuovo dato negativo interrompe la serie storica e si deve ripartire da zero.

Il senso della normativa è quello di spingere le amministrazioni a prendere provvedimenti

duraturi e definitivi al fine di rimuovre le cause di inquinamento derivanti da scarichi illegali o dall’assenza di reti fognarie.

I Prelievi dell’Arpac e le analisi sui campioni, eseguite il 17 giugno 2014 certificano la presenza di un superamento di ben 4 volte i valori limiti consentiti per una balneabilità appena sufficiente.

In questa condizione si impone il divieto di balneazone che può essere temporaneo ma sempre in relazione alle successive azioni che andranno a rimuovere le cause  del’inquinamento che – e’ ovvio – persistono.

IL M5S Torre Annunziata invita l’Amministrazione a perseguire la strada di una rimozione permanente delle cause di inquinamento del nostro litorale per consentire ai bagnanti e ai gestori dei lidi di vivere una stagione balneare nella più completa sicurezza. Rimuovere le cause dell’inquinamento e non fare operazioni di maquillage politico che creano ulteriore sfiducia nelle Istituzioni e delimitare e segnalare con apposita cartellonistica le spiagge vietate alla balneazione. Vista l’incapacità manifesta, sia nella tutela della salute che dell’ambiente, chiediamo le dimissioni del Sindaco e di tutti i dirigenti e i politici  preposti alla tutela della salute e dell’ambiente, benché siamo pronti, in un dialogo costruttivo, a proporre delle soluzioni.

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