Una grande opera di mitigazione del rischio idrogeologico inizierà domattina sul territorio di Pollena Trocchia, nella zona del cosiddetto “Carcavone” che ospita un alveo borbonico non tombato. Il progetto prevede due blocchi di interventi che verranno concretizzati in base ai criteri di ingegneria naturalistica dettati dall’appartenenza all’area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio. Nel primo tratto dell’alveo, ovvero a valle a ridosso di piazza Amodio, si procederà ad una pulizia del lagno e alla sistemazione del solo fondo con gabbionate in pietrame a pezzatura variabile (che sostituiscono il calcestruzzo non utilizzabile in zona vesuviana) allo scopo di evitare le escavazioni di fondo con i relativi pericoli per la stabilità delle sponde già esistenti; a monte verrà costruita invece una sezione a trapezio con sponde a 45 gradi e base variabile, in terra rivestita con geostuoia e verranno realizzate gabbionate di pietrame sovrastanti affinché le acque piovane convoglino in sicurezza e per impedire l’erosione delle sponde.
L’intervento consentirà inoltre la naturale funzione di drenaggio sia in afflusso (al fine di consentire un corretto smaltimento delle acque sub superficiali, garantendo così una corretta aerazione dello strato superficiale) che in deflusso (per consentire una naturale ricarica delle falde ed una conseguente riduzione delle portate massime).
I lavori dureranno 365 giorni e sono stati finanziati con somme provenienti dal Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio per un totale di un milione di euro. “Quella che verrà avviata in località Carcavone è un’opera di straordinaria importanza, finalizzata a mitigare il rischio idrogeologico e nel contempo a ridare dignità ad un’area per troppo tempo lasciata a se stessa”, dice il sindaco Francesco Pinto. “L’ottenimento dei fondi necessari alla realizzazione dell’opera prova la bontà del piano di recupero disegnato dall’Ente: riportare alla perfetta funzionalità le briglie borboniche ci consentirà di far defluire correttamente gli afflussi d’acqua piovana e di ciò gioverà tutto il territorio cittadino, da monte a valle”, conclude il sindaco.
“Il lavoro svolto è stato lungo e faticoso e un ringraziamento particolare va al capo dell’ufficio tecnico Giuseppe D’Angelo per la solerzia con la quale ha portato avanti il progetto”. “Con l’avvio di quest’opera diamo attuazione ad un altro punto prioritario del programma con il quale ci siamo sottoposti al giudizio degli elettori”, conclude il primo cittadino. “I regi lagni borbonici rappresentano un eccellente esempio di ingegneria idraulica: il nostro progetto intende appunto recuperarne appieno la funzionalità sulla base di criteri compatibili con quelli che sono i dettami del Parco Nazionale del Vesuvio”, aggiunge l’assessore Salvatore Auriemma, delegato ai Lavori pubblici. “Verranno utilizzati materiali adeguati all’area protetta e anche dal punto di vista architettonico l’area riacquisirà ordine e pulizia”, conclude.