L’orario di lavoro di impiego degli equini non potrà superare le 6 ore giornaliere con una sosta di 15 minuti ogni 2 ore;
– nel periodo 1° giugno- 15 settembre gli equini non dovranno essere utilizzati per laùtrazione delle vetture dalle ore 13.00 alle ore 16.00;
– il numero dei passeggeri da trasportare non dovrà essere superiore al numero dei posti per i quali la vettura – “carrozzella” – è omologata;
– in caso di temperatura atmosferica uguale o superiore a 35 gradi la trazione della vettura è proibita;
– non potranno essere utilizzati per la trazione di vetture pubbliche equini appartenenti alla tipologia “dolicomorfa, né equini adibiti alla corsa o al trotto;
– i detentori di equini utilizzati per la trazione di vetture pubbliche su asfalto, sui piani cementati, basolati e ciottolati sono obbligati a dotare gli stessi di scarpe di protezione destinate a proteggere lo zoccolo ferrato ed ad ammortizzare gli urti fra lo
zoccolo ed il piano di calpestio e fra arto ed arto.
In caso di violazione di tutto quanto specificato al punto 1) verrà applicata la sanzione amministrativa pecuniaria indicata nell’articolo 7/bis del D.lgs.18 agosto 2000, n.267, integrato dall’articolo 16 della Legge 16 gennaio 2003 n.3, che prevede il pagamento di una somma in denaro da euro 25,00 (venticinque) a euro 500,00 (cinquecento).
Nei giorni scorsi c’erano già state dure discussioni tra alcuni conducenti di carrozzelle turistiche ed i Verdi che avevano tentato di bloccare il loro percorso per evitare che i cavalli collassassero a causa del calore.
“In orari caldissimi per Via Roma o Piazza del Plebiscito intorno alle 14 – raccontano Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Patrizia Cipullo del gruppo degli animalisti napoletani – si vedono frequentemente carrozzelle turistica trainate da cavalli stremati dalla calura e dalla fatica anche quando si superano i 34/40 gradi. Ciò è inaccettabile e per questo apprezziamo l’ordinanza del Sindaco e controlleremo con gruppi organizzati che i conducenti di carrozzine non la infrangano a costo di bloccarli materialmente per strada. Più volte abbiamo chiesto a questi conducenti maggiore umanità e attenzione per i cavalli che sotto al gran caldo soffrono e qualche volta impazziscono e collassano ma non ci hanno mai ascoltato e spesso hanno risposto male arrivando anche alle mani con i nostri militanti”.
