Operaio rimane ferito durante la ristrutturazione di una tomba: la magistratura vuole vederci chiaro sul rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro applicate dalla ditta operante nel cimitero di Castellammare.
L’incidente è avvenuto questa mattina al vecchio camposanto della strada Napoli. Il lavoratore della «Caronte» era alle prese con i lavori di un’antica struttura quando una lastra ha ceduto: l’uomo nella caduta è stato investito da pietre ed altri materiali. Alcuni colleghi lo hanno soccorso: sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Castellammare e il personale medico del 118. L’operaio è stato curato all’ospedale «San Leonardo» di Castellammare per una profonda ferita all’altezza del naso. Il fatto è accaduto a seguito di alcune segnalazioni giunte ai militari stabiesi: anche per questo forze dell’ordine e Procura della Repubblica di Torre Annunziata hanno deciso di approfondire quanto accade nei due cimiteri circa le condizioni di sicurezza dei lavoratori.
La Caronte, oggi, cura i servizi cimiteriali in regime di proroga dal 2010, ovvero da quando il bando è scaduto dopo cinque anni di espletamento del servizio. Per diverse volte il Municipio ha tentato di effettuare una nuova gara d’appalto senza mai riuscirci: per due volte il bando è stato giudicato irregolare, l’ultima volta nel 2012 quando fu tutto bloccato per una presunta turbativa d’asta. Nei mesi scorsi il ministero dell’Interno ha comunicato al Comune di Castellammare che il caso si discuterà davanti al Consiglio di Stato. La questione ruota tutta intorno ad un’interdittiva antimafia annullata dal Tar nel 2013. A seguito dell’atto prefettizio il Comune emanò una declaratoria di decadenza anch’essa, però, annullata dal Tribunale Amministrativo.
I carabinieri di Castellammare di Stabia sono dovuti intervenire al cimitero anche nella prima mattinata, a causa di un «furto con scasso» effettuato ai danni delle macchinette distributrici di bibite e snack collocate per il pubblico all’interno del camposanto e che, nella notte, sono state distrutte da ignoti interessati alla cassetta degli incassi. Infine, sempre in mattinata, nel cimitero sono intervenute squadre di sanitari a seguito delle precarie condizioni di igiene dei bagni pubblici, chiusi per impraticabilità dovuta ai continui furti delle manopole degli scarichi e dei tubi idraulici.
Francesco Ferrigno