Il Gazzettino vesuviano | IGV

Processo ai narcos del clan: assolto il ras Pasquale Gionta

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Arriva la stangata alla banda di narcotrafficanti legati al clan Gionta e specialisti nello spaccio di stupefacenti in tutto il territorio delle Marche, ma sono diversi gli stop al procedimento per la sopraggiunta prescrizione ed è clamorosa l’assoluzione per il ras Pasquale Gionta.

Ieri mattina, i giudici della Corte d’Appello di Ancona hanno confermato le condanne a 7 anni di carcere a carico di Vincenzo Ambrosino, Liberato Gallo, Salvatore Scognamiglio e Pietro Izzo, tutti pregiudicati e considerati nell’orbita criminale dei “Valentini”. Condanna aumentata per Vincenzo D´Orsi (da 8 anni in primo grado rideterminata a 9 anni 10 mesi e 20 giorni) e per Valentina Colacitti (da 7 a 9 anni), che dovranno scontare anche altre condanne precedenti. Scende di un mese, a 6 anni e 11 mesi di reclusione, la pena inflitta a Salvatore Esposito e Vincenzo Scognamiglio, mentre viene confermato il medesimo dispositivo per Carmine Ascione. La Corte di Appello di Ancona, infine, considera prescritti i reati collegati allo spaccio di hascisc e marijuana e ha emesso la sentenza di non luogo a procedere contro gli altri imputati Emilio Badiali, Giuseppina Di Maria, Giovanni D´Orsi, Domenico Magnante, Cesare Marconi, Riccardo Nicolini, Lorenzo Ubaldi e Rita Zafano.

Assolto, per non aver commesso il fatto, Pasquale Gionta: nell’ambito delle indagini condotte dalla Dda di Ancona era emersa la sua posizione apicale all’interno dell’associazione di tipo mafioso finalizzata al narcotraffico, ma le fasi processuali hanno permesso ai legali dell’esponente del clan di camorra di Torre Annunziata di dimostrare la sua totale estraneità alla vicenda.
I fatti risalgono al periodo 2003-2006, quando la procura antimafia anconetana ha avviato delle indagini, conclusesi nel 2008 con una sfilza di arresti tra Marche e Campania, nel’ambito dell’operazione “Pole Position” che portò all´esecuzione di oltre 50 misure di custodia cautelare, richieste dal pm Rosario Lioniello, ed emesse dal gip Francesca Grassi. Ben 26 indagati sono stati processati in abbreviato, 9 hanno patteggiato e 4 sono stati condannati con rito ordinario. La droga, che arrivava dalla Campania, serviva a rifornire i mercati di Ancona, Osimo, Castelfidardo, Porto Recanati, Civitanova Marche e Macerata. Nell´inchiesta erano stati eseguiti sequestri di 30 chilogrammi di stupefacenti (cocaina, hascisc e marijuana) e un sequestro di denaro. In un’occasione, furono rinvenuti 139mila euro in contanti destinati all’acquisto di 3 chilogrammi di cocaina in una piazza di spaccio di Torre Annunziata gestita dai Gionta.

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