Scandalo Sistri, tangenti e false fatturazioni: arrestato Guarguaglini

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Affidamento, progettazione e realizzazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti “Sistri”: il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Napoli ha eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare impositiva degli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale partenopeo, nei confronti di Perfrancesco Guarguaglini, ex presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione.

L’operazione nasce dagli sviluppi investigativi conseguenti all’esecuzione di analoghe misure cautelari disposte nell’aprile del 2013 e nel marzo 2014, a seguito delle quali è stato possibile delineare ulteriori responsabilità e interessi personali nel condizionamento delle scelte operate in seno al gruppo Finmeccanica nella fase di affidamento, realizzazione ed esecuzione del progetto che, nelle previsioni contrattuali, avrebbe dovuto essere operativo già dal 2010 ma che, tuttora, non ha trovato integrale avvio.

Il progetto Sistri, sul quale era stato apposto il “segreto di Stato” fu assegnato, nel dicembre 2009, con un affidamento diretto, dal ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare alla Selex Service Management spa (sempre gruppo Finmeccanica) che aveva già autonomamente proposto il progetto al ministero.

Una volta aggiudicatosi l’affidamento, tuttavia, la Selex, in violazione delle previsioni contrattuali, faceva ricorso a soggetti terzi per realizzare gran parte del Sistri e quindi: progettazione, realizzazione e distribuzione dei dispositivi tecnici, tenuta dei corsi per la formazione del personale, costruzione e realizzazione dei centri presso i quali collocare le infrastrutture tecnologiche, gestione del call center.

Le indagini hanno quindi consentito di accertare che, attraverso un articolato sistema di false fatturazioni e sovrafatturazioni nei rapporti tra la Selex e le molteplici società subappaltatrici compiacenti, sono stati creati cospicui fondi neri per un ammontare di circa 17 milioni di euro destinati in parte al pagamento di tangenti in favori di Guarguaglini. Ciò mediante, tra l’altro, la costituzione di società nel Dalaware (Usa) e l’apertura di conti correnti cifrati in Svizzera.

“Alcuni imprenditori vicini al gruppo Finmeccanica, già attinti da misure cautelari nell’ambito della stessa inchiesta, – ha spiegato il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli – costituivano una sorta di braccio operativo, occupandosi materialmente della richiesta e dell’esazione delle somme di denaro illecitamente accumulate per recapitarle successivamente a vertici del gruppo industriale”.

Bisogna ricordare che lo scandalo Sistri scoppiò nell’aprile del 2013, quando la guardia di finanza eseguì misure cautelari (3 in carcere, 19 ai domiciliari, 4 obblighi di firma) e sequestri per oltre dieci milioni di euro.

FF

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