Rifiuti zero, ecco le proposte di “Lavoro Comune – Sinistra per Torre”

comune-torre-del-grecoLavoro Comune – Sinistra per Torre apre, come preannunciato, il dialogo con la nuova amministrazione comunale sul tema “rifiuti zero”, vero e proprio cavallo di battaglia del gruppo durante la campagna elettorale. Il protocollo rifiuti zero fu approvato dalla giunta Borriello nel 2011, anche se, di fatto, non partì, né fece in seguito alcun passo in avanti concreto con la giunta Malinconico e l’assessore Balestrieri.

Così c’è stato venerdì scorso un incontro preliminare tra il nuovo assessore Quirino e una mini delegazione di Lavoro Comune, dove sono stati toccati diversi temi: stato attuale del problema, avvio immediato dei primi passi necessari ad applicare il protocollo rifiuti zero, coinvolgimento attivo della cittadinanza e conferenza sul tema.

La proposta di Lavoro Comune è legata all’attivazione dei primi passi, quelli più semplici, ma al contempo indispensabili, per andare verso “rifiuti zero”: l’istituzione di un osservatorio permanente sui rifiuti che coinvolga i cittadini e i comitati di quartiere; la dotazione di kit per il compostaggio di varia “taglia” in modo da ridurre il quantitativo di umido ed ottenere una riduzione sulla tassa che farebbe tirare il fiato non solo ai cittadini “semplici”, ma anche agli esercizi commerciali che producono grosse quantità di umido (ristoratori, fruttivendoli, e via dicendo); l’avvio per le procedure di istituzione di un centro per le riparazioni ed il riuso, gestito da una o più cooperative cittadine, la cui stessa creazione andrebbe incentivata; l’adozione di provvedimenti specifici volti a ridurre a monte la produzione di rifiuti (ad esempio l’uso ridotto della plastica nei locali pubblici) e, infine, il potenziamento della rete di raccolta di rifiuti ingombranti.

Piuttosto soddisfatto dell’incontro si è mostrato Enzo Sforza, responsabile del tema “rifiuti” di Lavoro Comune: «Abbiamo riscontrato una buona disponibilità dell’assessore Quirino su tutti i temi trattati e, ci è parso, ci sia anche la voglia di accelerare sensibilmente sulla questione. Ci siamo ripromessi di vederci per un incontro “ufficiale”, con una nostra proposta maggiormente dettagliata su questi primi 5 punti, per questo motivo, nello spirito di condivisione e cooperazione che dovrà distinguerci sempre di più, avremmo piacere di discutere la nostra proposta di partenza con chiunque sia sensibile al tema in un incontro pubblico il 17 luglio.

Speriamo che l’interesse dell’amministrazione comunale su “rifiuti zero” non si riveli un fuoco di paglia come, purtroppo, è già capitato in passato e, da questo punto di vista, il questionario-sondaggio pubblico e la conferenza tematica di settembre proposte dallo stesso Quirino sono un segnale sicuramente positivo».
Lavoro Comune annuncia inoltre un procedimento analogo per formulare un ventaglio di proposte su Ex Palestra GIL, area esterna dei Molini Marzoli e biblioteca di Villa Macrina, se ne parlerà in un incontro pubblico giovedì 10 luglio presso il Degusta Cinebreak in Villa Comunale alle 18.
Tuttavia, oltre al clima fortemente propositivo che sta caratterizzando l’immediato “dopovoto”, Lavoro Comune tiene alta la guardia su uno degli altri temi che ha caratterizzato la campagna elettorale in attacco del gruppo: la mancanza di progettualità delle amministrazioni, su questo tema sono molto chiare le parole di Salvatore Esposito, segretario dei Comunisti Italiani: «Le prime affermazioni del sindaco Borriello hanno rivelato l’intento di perseguire l’obiettivo di 10 punti di intervento per opere pubbliche per circa 90 milioni di euro (sempre che ci sia la possibilità di superare il patto di stabilità), su questo il rischio, a nostro giudizio, è quello di assistere alla riedizione di quanto già accaduto al progetto di PIU Europa, oggi purtroppo ridotto ad un progetto in 10 punti (la “regola del 10”), con interventi puntuali e non integrati, a dispetto della filosofia del piano europeo stesso.

A Torre del Greco non servono interventi senza alcun disegno strategico e progettuale d’insieme, Torre ha bisogno di una grande pianificazione e riorganizzazione territoriale ed ambientale, di un disegno complessivo e organico di sviluppo e rigenerazione urbana. Tutto questo può essere realizzato solo previa definitiva stesura degli strumenti urbanistici fondamentali che da anni si attendono in città: PUC (piano urbanistico comunale), nuovo regolamento edilizio e Piano della Protezione Civile, uniti agli altri strumenti della programmazione attuativa: Piani dei parcheggi e Piani dei trasporti, che dovranno disegnare i futuri scenari lungo i quali determinare le scelte di trasformazione del territorio e dell’assetto urbano e produttivo.

Solo a valle di questi processi di pianificazione, realizzati con le competenze e le risorse adeguate, è possibile mettere mano ad operazioni di grossi interventi di opere pubbliche. Se questi interventi saranno realizzati, se massima sarà la pubblicità e la trasparenza delle azioni intraprese, per Torre si potrebbero aprire scenari positivi di sviluppo ed innovazione che andranno in direzione opposta alle azioni intraprese sino ad oggi, figlie di una logica provinciale a vantaggio di pochi e a detrimento della collettività, esautorata da ogni informazione e partecipazione».

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