Via di Pozzuoli a Bagnoli oggi : l’orrendo biglietto da visita offerto a turisti e residenti di quello che costituisce il primo tratto della celebratissima via Napoli a Pozzuoli testimonia inequivocabilmente l’inciviltà, il degrado e il disamore per i luoghi di chi amministra la città. Un ben fatto, amaramente ironico, al sindaco Luigi De Magistris per il capolavoro di inefficienza in cui ha trasformato una Bagnoli già per decenni devastata da politiche industriali scellerate. E c’è di più : sembra che negli ultimi tempi siano aumentate nella zona nascite di bambini affetti da gravi patologie genetiche e oncologiche .
L’allarmante dato, se confermato da riscontri scientifici attualmente in atto, potrebbe avallare definitivamente l’ipotesi spesso avanzata dai ricercatori delle disastrose conseguenze sulla salute dei cittadini scaturite dall’alto tasso di inquinamento presente nel territorio di Bagnoli. Una vera e propria bomba contro le istituzioni a cui potrebbero seguire azioni giudiziarie contro i colossi dell’impresa presunti responsabili di tale scempio. Come possa in questa drammatica situazione dormire sogni tranquilli il sindaco di Napoli De Magistris è francamente inspiegabile. L’attuale primo cittadino a capo di un governo locale lassista e inconcludente ha ancora una volta diviso Napoli in zone di serie A e B abbandonando a se stessa gran parte della periferia.
Rifiuti di ogni genere, materiali altamente inquinanti giacciono riversi sui marciapiedi e ai margini di una via di Pozzuoli che dovrebbe essere fiore all’occhiello di Bagnoli e punto di congiunzione con le meraviglie paesaggistiche di Pozzuoli. Affonda Napoli e lo fa nel modo più vergognoso possibile : negare tale miserabile realtà equivale a offendere la dignità e l’intelligenza di chi è figlio di questa terra bella e dannata. “ Fuitavenn a Napoli…” gridava dall’altare Padre Luigi Merola ai giovani napoletani figli di un sistema bacato e corrotto incapace di osteggiare concretamente il malaffare organizzato, vero grande cancro della città.
Oggi le parole del parroco anti camorra dovrebbero echeggiare forti e fare breccia nell’animo di chi ha l’onore di rappresentare pubblicamente la città.
Alfonso Maria Liguori