Bagnoli, Via Napoli nel degrado più completo

Via di Pozzuoli BagnoliVia di Pozzuoli a Bagnoli oggi : l’orrendo biglietto da visita offerto a turisti e residenti di quello che costituisce il primo tratto della celebratissima via Napoli a Pozzuoli testimonia inequivocabilmente l’inciviltà, il degrado e il disamore per i luoghi di chi amministra la città. Un ben fatto, amaramente ironico, al sindaco Luigi De Magistris per il capolavoro di inefficienza in cui ha trasformato una Bagnoli già per decenni devastata da politiche industriali scellerate. E c’è di più : sembra che negli ultimi tempi siano aumentate nella zona nascite di bambini affetti da gravi patologie genetiche e oncologiche .

L’allarmante dato, se confermato da riscontri scientifici attualmente in atto, potrebbe avallare definitivamente l’ipotesi spesso avanzata dai ricercatori delle disastrose conseguenze sulla salute dei cittadini scaturite dall’alto tasso di inquinamento presente nel territorio di Bagnoli. Una vera e propria bomba contro le istituzioni a cui potrebbero seguire azioni giudiziarie contro i colossi dell’impresa presunti responsabili di tale scempio. Come possa in questa drammatica situazione dormire sogni tranquilli il sindaco di Napoli De Magistris è francamente inspiegabile. L’attuale primo cittadino  a capo di un governo locale lassista e inconcludente ha ancora una volta diviso Napoli in zone di  serie A e B abbandonando a se stessa gran parte della periferia.

Rifiuti di ogni genere, materiali altamente inquinanti giacciono riversi sui marciapiedi e ai margini di una via di Pozzuoli che dovrebbe essere fiore all’occhiello di Bagnoli e punto di congiunzione con le meraviglie paesaggistiche di Pozzuoli. Affonda Napoli e lo fa nel modo più vergognoso possibile : negare tale miserabile realtà equivale a offendere la dignità e l’intelligenza di chi è figlio di questa terra bella e dannata. “ Fuitavenn a Napoli…” gridava dall’altare Padre Luigi Merola ai giovani napoletani figli di un sistema bacato e corrotto incapace di osteggiare concretamente il malaffare organizzato, vero grande cancro della città.

Oggi le parole del parroco anti camorra dovrebbero echeggiare forti e fare breccia nell’animo di  chi  ha  l’onore di rappresentare pubblicamente la città.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.