La commissione Infrastrutture ha incontrato i vertici dell’Anm

nuovi bus anmLa Commissione Infrastrutture, presieduta da Giovanni Formisano, ha incontrato oggi il neo presidente dell’ANM Carlo Pino e l’amministratore delegato Alberto Ramaglia per discutere dell’assetto organizzativo della nuova società di trasporto pubblico locale. Il nuovo schema organizzativo disegnato dai vertici societari, ha osservato introducendo l’incontro il presidente Formisano, presenta una serie di perplessità, relative, in particolare, all’indicazione di alcuni servizi, che sembrerebbero non in armonia con gli indirizzi forniti alla società con la delibera 149 del marzo 2014.

Sulle osservazioni iniziali i consiglieri intervenuti hanno osservato: la definizione dei dettagli della struttura spetta ai tecnici mentre il compito dei consiglieri è solo quello di valutare il risultato finale. Va posta particolare attenzione alla questione dei lavoratori inidonei prendendo in considerazione il cambio di qualifica (Sgambati); il Partito Democratico non entrerà mai nel merito della discussione tecnica sui dettagli di un organigramma e sul modo di amministrare un’azienda (Aniello Esposito); il ruolo di controllo che spetta al Consiglio non significa dire come vanno affidati gli incarichi all’interno dell’azienda, ma avere dati e processi di verifica certi per mettere in condizioni chi controlla di verificare se l’obiettivo è stato raggiunto (Gennaro Esposito); aver messo insieme le società di trasporto pubblico locale ha portato al raggiungimento degli obiettivi? Il compito dei consiglieri è verificare se rispetto alla programmazione dell’azienda il servizio funziona (Fellico); occorre valorizzare sempre più i profili dirigenziali ed investire maggiormente sull’innovazione tecnologica rispetto alla quale siamo più indietro di altre città (Addio); l’azienda deve saper coniugare l’efficienza con la capacità di fornire un servizio pubblico e sembra che le scelte fin qui operate dai vertici aziendali siano condivisibili e rispettino gli indirizzi forniti dall’Amministrazione. Per coprire le necessità di autisti va presa in considerazione l’ipotesi della mobilità anche interregionale (Grimaldi).

Il presidente dell’Anm, che ha chiarito preliminarmente di operare in totale sintonia di intenti con l’amministratore delegato, ha spiegato nei dettagli la genesi del nuovo organigramma della società, elaborato a seguito della scelta di dotare l’azienda di una struttura organica funzionale alla sua identità di azienda di trasporto. Guardando alle migliori articolazioni organizzative di aziende italiane o europee di struttura simile a quella napoletana, è stato così elaborato il nuovo disegno organizzativo, sottoposto prima della riunione del CdA del 17 giugno scorso all’attenzione del Sindaco, dell’Assessore alle Partecipate e alla proprietà Napoli holding che hanno espresso il proprio apprezzamento. Una struttura, ha sottolineato con forza Pino, disegnata “a caselle vuote” senza indicazioni di persone cui affidare gli incarichi e così portata e approvata dal CdA che ha poi dato mandato all’amministratore delegato di creare la squadra di lavoro.

Tra le novità previste, la figura del direttore generale, presente in tutte le grandi aziende di trasporto prese a modello e non ancora nominato per mancanza di risorse. Il 24 giugno, infine, è stato portato in azienda l’ordine di servizio elaborato dall’amministratore delegato con l’indicazione dei responsabili di struttura e, nella stessa giornata, è stata firmata una manifestazione d’interesse rivolta ad alcuni settori dell’azienda per verificare la disponibilità a svolgere il ruolo di gestione parcheggi o controllo dei titoli di viaggio e un’altra nota che lega la possibilità di percepire lo straordinario al lavoro cd. di front line.

Relativamente al fabbisogno di autisti, il presidente ha chiarito come su 1300 autisti circa 200 siano inidonei al servizio, a fronte di una crescita di mezzi disponibili, situazione rispetto alla quale l’azienda sta cercando di trasferire quanti non risultano idonei alla guida in settori di maggiore necessità. Infine, Pino ha sottolineato che rispetto ad ogni operazione che sarà richiesta ad ANM, sarà indicato con la massima chiarezza il relativo costo.

L’amministratore delegato Ramaglia, ribadendo la piena sintonia con il presidente e l’intero CdA, ha evidenziato la responsabilità delle scelte assunte spiegando come, al di là degli schemi organizzativi, contino solo i risultati raggiunti. Imprescindibili per il rilancio aziendale restano il reperimento delle risorse umane e il rinnovo del parco rotabile, per il quale si sta lavorando alacremente per utilizzare i fondi europei assegnati dalla Regione. Sugli inidonei, infine, quelli riconosciuti come tali a seguito di una visita medica svolta presso RFI (Rete ferroviaria italiana) sono al di sotto dei 200, una cifra che si spera di ridurre a 40-50 unità entro l’anno, mentre sono in corso verifiche sulla possibilità di adibirli a mansioni di controllo in strada.

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