Assolutamente no! Diversi studi provenienti da tutto il mondo dimostrano come il caffè, a partire dal suo odore intenso, faccia decisamente bene: all’umore, al cervello, al fegato.
E’ in grado persino di alleviare i sintomi del Parkinson e di rendere atleti migliori e contrasta l’invecchiamento grazie ai suoi antiossidanti. Per questo niente di meglio che passare una serata tra l’odore ed il sapore di ben sei miscele di caffè. Quelli di una pianta, i cui semi, giunti a maturazione, vengono lavorati e tostati per poi essere ridotti in polvere aromatica. Caffè e musica. Un mix intrigante che rasenta la perfezione.
Infatti, mercoledì 9 luglio alle ore 22.00 è il momento del debutto di una nuova formazione a tutto jazz. Si tratta del New Jazz Trio, che si esibirà al Coffea di Caserta, in via S. Carlo 48 (www.coffeastory.com) . Nuova squadra ma esperienza e talento consolidati quelli dei musicisti che formano il gruppo, con Dario Guidobaldi alla batteria, Mario Mazzaro al basso e Flavio Guidotti al piano.
A promuoverli l’associazione Napoli accoglie, presieduta da Rosa Vallefuoco. Un amore per il jazz in grado di infilarsi sotto la pelle ed arrivare dritto al cuore. Per sentirne i battiti, viverne le emozioni e le vibrazioni, non occorre leggere libri e libri, è necessario “viverlo, farne un’esperienza diretta. E’ questione di un dialogo emotivo, di empatia, di alchimia profonda. E’ un incontro che impasta la propria vita con le note. Illuminanti in tal senso le parole di Bill Evans “Il jazz non lo puoi spiegare a qualcuno senza perderne l’esperienza. Dev’essere vissuto, perché non sente le parole. Le parole sono i fanciulli della ragione, e quindi, non possono spiegarlo. Queste non possono tradurre il feeling perché non ne sono parte.
Ecco perché mi secca quando la gente cerca di analizzare il jazz come un teorema intellettuale. Non lo è. E’ feeling”. Il New Jazz Trio, in un piccolo cortile suggestivo, dove si respira forte l’aria dell’estate con tutte le possibilità che dischiude, darà vita ad una serie di pezzi di standard jazz, cioè temi musicali molto noti, divenuti veri e propri cult di questo genere. Pezzi che costituiscono un “patrimonio dell’umanità” in musica, in grado di toccare corde profonde e inesplorate dell’anima.
Brani noti cui il trio sa aggiungere un tocco diverso , un nuovo spirito, grazie ad un gustoso riarrangiamento ed a piccole e grandi chicche di improvvisazione.
Guido Cuccari