Un invito-diffida al direttore generale dell’Asl Salerno Antonio Squillante e al direttore dell’U.O.C.E.U. e C.A. Gerarda Montella affinché provvedano a mantenere in essere l’attività presso il presidio di emergenza-urgenza di Gioi.
Lo ha scritto il sindaco del borgo cilentano Andrea Salati che per contrastare il paventato ridimensionamento del Saut ha invitato e diffidato Squillante e Montella a “…sospendere il provvedimento n.7306/DG del 9/06/2014 avente per oggetto l’organizzazione del Saut di Gioi e a ripristinare e mantenere il turno attivo dei dirigenti medici 24/24 allo stesso presidio sanitario con l’attuale dotazione organica del personale”. Il ridimensionamento paventato (medico solo dalle 8.00 alle 20.00 e ambulanza con infermiere di notte) secondo quanto si legge nel documento che “…il provvedimento così come formulato non trova nessuna giustificazione logica né organizzativa, perché gli interventi del Saut di Gioi sono equivalenti in media a quelli degli altri Saut operanti nel territorio circostante ed è chiara la manifestazione di accanimento nei riguardi di popolazioni e di un territorio che con la ASL unica sono diventati periferia della periferia”.
Per questi motivi il sindaco ha deciso di inviare il documento anche alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania invitando la stessa, nel caso non ci l’accoglimento delle richieste formulate, a verificare: “Se il provvedimento emesso dagli Organi dell’Asl Salerno comporta interruzione di pubblico Servizio o mancata adeguata assistenza notturna a tutte le popolazioni del territorio afferenti al Saut di Gioi; se crea disparità di assistenza tra popolazioni omogenee, con l’aggravante che si favorisce un pari servizio a danno dell’altro; se per coprire le turnazioni carenti si doveva far espressamente riferimento all’apposita graduatoria regionale; se in situazioni analoghe sulla costa Cilentana e Amalfitana sono stati impiegati dirigenti medici non aventi l’apposita qualifica nell’emergenza urgenza”.
Inoltre la nota è stata anche inviata al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, e al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin chiedendo agli stessi di “…conoscenza sono anch’essi invitati a voler assumere ogni iniziativa al fine di tutelare il diritto alla salute delle popolazioni interessate, ridando loro la serenità gravemente compromessa da queste assurde decisioni”.