Via di Pozzuoli a Bagnoli: peggiorano le condizioni igienico-sanitarie

pozzuoliVia di Pozzuoli a Bagnoli (primo tratto di via Napoli a Pozzuoli) un mese dopo: l’immagine scattata non senza rischi per l’incolumità dello scrivente mostra come la precarietà igienico-sanitaria dell’area sia ulteriormente peggiorata.

Lo avevamo evidenziato con novizia di particolari, avevamo sottolineato come blatte e ratti dimorassero indisturbati sulla attigua scogliera, come si somministrassero abusivamente alcolici e alimenti a nemmeno cento metri di distanza dal commissariato di polizia di Bagnoli su spiagge inquinate che guardano a specchi di costa soggetti ad assoluto divieto di balneazione eppure ad oggi nulla è cambiato. Come testimoniano gli ombrelloni in spiaggia gli abusivi hanno addirittura messo su, a ridosso di un cumulo di rifiuti, un sorta di spaccio dal quale vendere bibite (anche alcoliche) e noleggiare ombrelloni e lettini di fortuna.

Si rimane interdetti di fronte ad un simile lassismo da parte delle istituzioni competenti : le auto di servizio della polizia locale di Napoli, dei carabinieri e della polizia di stato passano continuamente nella zona senza occuparsi minimamente dei reati continuamente perpetrati a pochi metri di distanza dalla strada.

Solo contravvenzioni per autoveicoli e motoveicoli in sosta vietata: evidentemente la parola d’ordine del governo locale guidato dal sindaco Luigi De Magistris è produrre verbali e apportare liquidi alle casse comunali. Se esiste un limite all’oscenità, all’indifferenza di chi dovrebbe essere preposto al controllo della pubblica incolumità a Bagnoli è stato abbondantemente superato: tacere su una simile oscenità vuol dire offendere la dignità e il diritto alla qualità d’esistenza dei residenti.

La legalità non deve abbandonare Napoli: in prima linea l’informazione, se libera e avulsa a qualsiasi condizionamento politico, è chiamata ad evidenziare disfunzioni costate già un prezzo altissimo ad una città mai così alle corde come in questo particolare momento storico.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.