Venerdì 11 Luglio alle ore 15 una delegazione del PD visiterà il nuovo depuratore biologico di foce Sarno a Castellammare di Stabia entrato in funzione da pochi mesi dopo anni di lavori.
Si tratta del più grande impianto ,adeguato alle norme europee,in funzione in Campania.
I primi effetti positivi si avvertono,ma la strada da fare è ancora lunga perché diversi comuni non sono ancora allacciati al depuratore e l’impatto del Sarno sulla costa tra Castellammare di Stabia e Torre annunziata è ancora pesante come ha denunciato anche il report di Legambiente.
Al termine della visita alle ore 16,30 presso il CRAL fincantieri – Palazzetto del mare – via Bonito a Castellammare di Stabia si terrà un incontro con la stampa e le associazioni per un rendiconto sulla visita e per presentare un report sullo stato degli interventi per il recupero del mare tra Torre Annunziata e Castellammare di Stabia con proposte specifiche.
La delegazione del PD sarà composta dai consiglieri regionali Antonio Amato e Mario Casillo,dalla parlamentare Luisa Bossa,dal sindaco di Castellammare di Stabia Nicola Cuomo e dall’Assessore all’ambiente Nicola Corrado,,dal Sindaco di Torre Annunziata Giosuè Starita,dal responsabile ambiente regionale del PD Mauro Calatola,dal segretario del circolo di Castellammare di Stabia Vittorio Cambri,dal segretario del Pd di Torre Annunziata Ciro Passeggia edal capogruppo consiliare Lello Ricciardi.
Parteciperanno inoltre Giancarlo Chiavazzo,responsabile scientifico di Legambiente Campania,Carmine Ferrara,dell’associazione amici del sarno,Paolo Persico,della rete faro del Sarno e Rocco La Fratta,del CIRF-centro italiano riqualificazione fluviale.
“Quella di Venerdì a Castellammare di Stabia è un ulteriore tappa del nostro lavoro per sollecitare un efficace iniziativa per il recupero del Sarno e del mare-ha dichiarato Mauro Calatola-della segreteria regionale del Pd e responsabile ambiente.Stiamo verificando,sul campo l’attuazione degli interventi e le criticità affinchè si completino opere in costruzione da troppi anni e si restituisca possibilità di crescita ad un pezzo fondamentale del territorio campano –ha concluso Mauro Calatola”.