Erano le 16 circa di domenica, quando Salvatore Ruggiero, pensionato residente a Trecase dove viveva da solo, si è avvicinato al mare e si è tuffato, cominciando a nuotare ed allontanarsi dalla riva. Poi qualcosa è andato storto. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, sulla base dei racconti dei presenti, il 68enne si sarebbe sentito male, avrebbe provato a chiedere aiuto e avrebbe smesso di muoversi pochi istanti dopo. Tutto sarebbe avvenuto nel giro di pochi secondi.
Alcuni bagnanti si sono accorti che qualcosa non andava ed hanno allertato il bagnino che ha immediatamente raggiunto il corpo di Ruggiero, ormai già privo di conoscenza. Trasportato a riva, poi, sono iniziati i tentativi di rianimazione, ma il pensionato di Trecase era già deceduto. Il personale del 118, intervenuto pochi minuti dopo sulla spiaggia libera torrese, ha potuto solamente constatare il decesso del 68enne.
La Procura di Torre Annunziata ha poi aperto un fascicolo d’inchiesta per stabilire che ci siano eventuali responsabilità oppure se si sia trattato di una morte naturale. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c’è anche quella del ritardo nei soccorsi, ma la tesi più accreditata è quella di un malore fulminante che ha stroncato la vita del 68enne. Oggi, all’obitorio di Castellammare di Stabia, sarà effettuata l’autopsia che darà le prime certezze nelle mani di polizia e capitaneria di porto di Torre Annunziata, a cui sono affidate le indagini.
I familiari di Salvatore Ruggiero inoltre hanno reso noto un particolare che aggiunge a questa drammatica vicenda un tono inquietante e squallido: accorsi sulla spiaggia per ritirare gli effetti del familiare, i parenti hanno trovato il portafoglio completamente vuoto, fatto assai strano per un individuo recatosi al mare a godersi una giornata di sole. L’autore dello svuotamento rappresenta il simbolo di un lassismo e decadimento morali, ahinoi figli di un contesto sociale diffusamente degradato.